martedì 7 gennaio 2025

Le cascate di ghiaccio della Val di Leno (Val Daone)

"La Val di Leno è sinonimo di fatica per chiunque desideri raggiungerla. Il sentiero si inerpica attraverso un ripidissimo bosco situato a sinistra di una delle più belle e famose cascate della valle del Chiese, la "Regina del Lago". Questo percorso non concede un attimo di respiro. Il paesaggio scuro e ombroso conferisce all'ambiente un aspetto inquietante, quasi repulsivo. Tuttavia, come dopo un temporale torna il sereno, anche in questo caso, superato il salto iniziale della "Regina del Lago", si entra in una valle quasi piana e molto più silenziosa. Qui, cristalli di purezza e silenzio dominano il paesaggio, creando un'atmosfera di pace e tranquillità."

Così scrivono gli autori dell'omonima prima guida (1994) sulle Cascate di Ghiaccio della Val Daone, Righetti e Aimi, che hanno esplorato con passione e determinazione ogni angolo di questa valle straordinaria. Sono stati loro, i primi, a raccontarne la bellezza selvaggia, i percorsi glaciali ardui e l'incanto nascosto che attende solo chi ha il coraggio di spingersi oltre la prima ora di avvicinamento. Le loro parole trasmettono il rispetto e l'ammirazione per una natura che non si lascia conquistare facilmente, ma che, una volta raggiunta, sa ricompensare con momenti indimenticabili.

Per il gusto del piacere della conoscenza che contraddistingue chi scrive su queste pagine digitali ci sentiamo in dovere di far conoscere questo angolo poco frequentato e fuori dai circuiti delle "solite cascate" della Val Daone.


Malga Leno

Accesso Generale

Dal parcheggio della Centrale della diga di Malga Boazzo si percorre la stradina che passa sotto la cascata Regina del Lago (Cascata del Leno per i local) e costeggia il lago sul suo lato destro idrografico. Poco dopo, la si abbandona per prendere il largo sentiero che sale ripido nel bosco fino alla sommità della cascata stessa. Successivamente, il percorso diventa più dolce nella bellissima valle che conduce alla Malga Leno. Le varie cascate sono ora ben visibili proprio di fronte, se non coperte dal manto nevoso.


Le cascate ricoperte da una recente nevicata

Le relazioni

Riportiamo ora le relazioni originali dei primi salitori come presenti sulla guida "Val Daone". Unica nota di aggiornamento da aggiungere è che negli anni sono stati aggiunti i fix alle soste dove possibile, per consentire il rientro a doppie ed evitare il giro per ripido bosco innevato, che ha creato problemi a varie cordate negli anni. Negli anni 90 era convenzione salirle nel mese di novembre ma con l'andamento climatico dell'ultimo decennio si trovano formate analogamente alle altre cugine di fondovalle o forse poco prima, ma con il problema aggiunto rispetto al passato di trovarle già sommerse dalle prime copiose nevicate. Si sconsiglia di intraprendere quindi le salite con troppa neve in quanto risulta difficoltoso identificarne il percorso e, specialmente le centrali, sono a notevole rischio valanghe. Di recente è stato ricostruito il ponte che attraversa il torrente Rondo poco prima della malga e i parapetto del sentiero in corrispondenza del salto della Regina del Lago sono stati ricostruiti con l'aggiunta di catene corrimano.

01 Proxima Centauri

Dislivello: 170 m
Difficoltà: II/3
Esposizione: Nord
Pendenza: 70°/80°
Accesso: Di fronte alla Malga Leno, sulla sinistra di chi sale, si trova un gruppo di cascate. Questa è la prima a sinistra, caratterizzata da un facile canale iniziale e da uno sperone roccioso che la divide dalla successiva.
Discesa: Ci sono due possibilità:
Dall'uscita, salire leggermente verso sinistra fino a un sentierino in costante discesa da percorrere sempre verso sinistra fino al sentiero principale.
Traversare a destra per circa 100 m fino allo sperone e scendere per esso (fare attenzione!) fino a un grosso albero con cordone e anello; con una corda doppia di 20 m si arriva alla base delle cascate.

02 Lambada
Dislivello: 150 m
Difficoltà: II/2
Esposizione: Nord
Pendenza: 50°/70°
Accesso: Come la precedente, a destra dello sperone che le divide; la via percorre un canale piuttosto stretto in alcuni punti.
Discesa: Vedere la precedente.

03 Walzer a candela
Dislivello: 150 m
Difficoltà: II/3
Esposizione: Nord
Pendenza: 65° con il primo tratto a 85°
Accesso: Come la n. 1; è la terza a destra ed è riconoscibile per la bella candelina cilindrica alta qualche metro, posta alla base.
Discesa: Vedere la n. 1.

04 Calypso
Dislivello: 160 m
Difficoltà: II/2+
Esposizione: Nord
Pendenza: 65° con brevi tratti a 75°
Accesso: Come la n. 1; è la penultima a destra del gruppo e si unisce alla n. 3 formando una bella placca larga parecchie decine di metri.
Discesa:
A) Vedere la n. 1.
B) Traversare a destra superando l'uscita della n. 5 e scendere nel bosco; con l'aiuto di alcune corde doppie si torna alla base.

05 Proxima Cygni
Dislivello: 170 m
Difficoltà: II/2
Esposizione: Nord
Pendenza: 60° con brevi tratti a 70°
Accesso: Come la n. 1; è l'ultima a destra del gruppo e si riconosce per il suo andamento sinuoso, prima verso destra e poi, dopo una strozzatura del canale in cui scorre, verso sinistra.
Discesa: A) Vedere la n. 1. B) Vedere la n. 4.

06 Il salto del papà
Anche se non propriamente facente parte di questo gruppo di cascate viene sovente citata perchè quasi di fronte alle stesse..
Dislivello: 80 m
Difficoltà: II/3
Esposizione: Sud-Est
Pendenza: 75° con un breve tratto a 90°
Accesso: Sulla destra della valle (salendo) puntando alla presa ENEL, ben visibile molto in alto nella parete, il sentiero passa sotto la cascata.
Discesa: Scendere a sinistra nel bosco fino alla base.



L2 di Proxima Cygni

Valzer della Candela


Attraversamento del Torrente
Le cascate in condizioni secche (foto credits Facebook)

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