martedì 24 novembre 2020

Crazy Diamond: quel pazzo traverso sul Monte Cengio

Zona: Monte Cengio (Asiago)
Sviluppo: 180 m
Esposizione: SE
Tempo: 3 h
Difficoltà: VII+, VI obb.
Materiale: NDA, 15 rinvii

Sulla destra della battutissima "Erica e Alice" al Monte Cengio, corre la via "Shine on you crazy diamond" il famoso pezzo dei Pink Floyd e le carattesitiche della sua arrampicata risiedono tutte nel nome stesso: 1 traverso pazzo e 3 bei tiri sulle placche grigie compattissime del "diamante" che forma la cuspide finale che termina appena sopra la granatiera. La parte iniziale se pur discontinua alterna tratti di ottima roccia a tratti erbosi. La chiodatura caratteristica alla Balasso è sicura ed abbontante, fix artigianali sui passi più difficili ed alle soste, insomma è diventata una super classica che ha un pò oscurato la più vecchia via mista libera-artificiale dei Meneghini che viene intersecata due volte. La relazione dettagliata è presnete sulla guida delle Piccole Dolomiti di Casarotto, riportiamo di seguito la nostra impressione sui tiri. 

Avvicinamento: dal parcheggio del Rif il Granatiere scendere alla base delle pareti costeggiandole tutte verso ovest fino all'attacco risalendo brevemente il canale. 

L1: Salire verso sinistra per poi prendere un diedro aperto sulla destra, sosta su pulpito.
L2: in verticale sulla fessura svasa poi per diedro fessurato erboso, sosta comoda sopra un ultimo muretto.
L3: tiro erboso e bruttino, di raccordo allo spigolo.
L4: traverso pazzo che parte su cornice esposta per poi proseguire in discesa in direzione del centro del canale. Ottimamente attrezzato per eventuale A0. In basso si vede la sosta della Meneghini che qui incrocia.
L5: trasferimento di 5-6 m su cengia verso destra, eventualmente unibile al tiro precedente.
L6: 
tiro su placca verticale con partenza abbastanza ostica, sosta a sinistra in prossimità dello spigolo.
L7: 
 lunghezza lunga su placca verticale tecnica ed esigente una volta raggiunta la cengia non farsi ingannare dal libro di via della via Meneghini sulla sinistra ma proseguire per altre 3 rinviate (chiave) fino alla sosta.
L8: sempre placca tecnica verticale a buchi, seguire gli spit a sinistra (a destra incrocia di nuovo la Meneghini) man mano le difficoltà diminuiscono fino ad arrivare sulla punta della piccola torre sopra al sentiero della Granatiera.

Discesa: si scende con una doppia di 10 m nel pressi del sentiero oppure come recita Schiro nel suo Arrampicario, "si salta con coraggio il camino sopra il sentiero e per facili roccette fino alla croce di vetta" soluzione ora sconsigliata visto l'aggiunta delle reti di protezione e il numeroso afflusso di turisti sul sentiero.









giovedì 5 novembre 2020

Parcheggi alternativi consigliati per chi arrampica ai Tessari (Valdadige)

 Vista la sempre maggiore frequentazione dei siti di arrampicata soprastanti la frazione di Tessari di Rivoli Veronese, consigliamo alcune aree di parcheggio alternative ai posteggi in frazione e sul prato di fianco alla Roda del Canal. Da questi parcheggi (Frazione di Canale e cimitero di Tessari/Canale) si può lo stesso raggiungere le pareti camminando semplicemente pochi minuti in più ma contribuendo il benessere e la convivenza con gli abitanti del luogo. Si raccomanda in particolar modo di non parcheggiare ostruendo i passaggi delle aree coltivate a vigneto e frutteto. Confidiamo nel buon senso di tutti.

G.R.V.




Via Cercando la Trincea, Pezol

Zona: Monte Pezol (Bolognano)
Sviluppo: 200 m
Esposizione: S
Tempo: 2 h
Difficoltà: IV, VI 1 passo
Materiale: NDA, serie di friends
Relazione seguita qui


Certamente la più gettonata della parete del Pezòl, sopra Bolognano in Valle del Sarca. Attacca a destra della storica via “Dante Dassati” recentemente risistemata, molto più a destra delle Pance del Pezòl, scritta azzurra alla base. Roccia ripulita, molti cordoni in via e spit alle soste ne fanno un alpinistica plaisir a tutti gli effetti. Il tiro chiave a mio parere non è l’ultimo come dai gradi della relazione, ma il tiro del diedro di 30 metri abbastanza atletico che è stato volutamente lasciato poco protetto vista l’ottima possibilità di integrare con friends (portare una serie completa), comunque tra un cordone e l’altro non vi sono più di 1-2 “friendate” consecutive.
Sosta finale dal gusto "storico" nel bel mezzo di una postazione di guerra con muretti a secco, discesa come tutte le altre vie della parete, raggiunto il grande traliccio seguire il sentiero che riporta in discesa tra antichi castagni sopra la parete dell'Ir, da li con diversi saliscendi in breve fino al tornante con i 2 cipressi dove si parcheggia.