lunedì 22 dicembre 2014

"Ali di farfalla" e "Lacrime di Madonna", prima ripetizione

Due nuove vie plaisir in un nuovo settore dei Tessari (Valdadige).

Simpatici persorsi di 4 tiri da 30 m ciascuno su roccia divertente e molto lavorata nella parte superiore, chiodatura mista spit e tradizionale, utile qualche friend. La vegetazione non disturba l'arrampicata, rientro possibile in doppia o a piedi.

La parete Rigata è quel contrafforte che si erge esattamente tra il famoso Trapezio e la storica falesia della Grattugia. 

Per l'avvicinamento seguire il sentiero che inizia alla fine del vigneto lato canale di fronte all'abitato di Tessari (strada sterrata che parte dal cavalcavia in direzione nord). Seguire la traccia nel bosco fino ad un ghiaione, da li in salita seguendo i bolli rossi si giunge nei pressi degli attacchi delle vie.




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Accesso parete rigata

Vajo Sud-Est del Plische

Prima uscita “vajistica” della stagione, in forcella e nel vajo neve fino a 30 cm a tratti portante, in uscita spiccozzate su terra e mughe. Vajo facile di riscaldamento in attesa delle vere nevicate.








Giglio Rosso, Lasta del Motto, Pasubio

Zona: Pasubio
Sviluppo: 11 lunghezze
Esposizione: S-O
Difficoltà: VI
Chiodatura: Spit
Materiale: 15 rinvii, cordini
Discesa: Doppie
Tempo: 7 h
Partecipanti: io, Matteo

Via fresca dell’anno 2013, attitudine sportiva in ambiente decisamente alpinistico, diventerà presto una classica. Come gli apritori siano riusciti a scovare le splendide placche della Lasta del Motto rimane un mistero, tanto isolato e di difficile accesso sopra il Soglio delle Sgralaite a loro tutti i nostri complimenti. L’accesso è molto comodo da Ponte Verde, poi per strada sterrata e poi per traccia ripida nel bosco. La via si divide in tre parti. La base (Soglio delle Sgralaite): 1° tiro molto bello e compatto, 2°-3° e 4° detrito e lame che “cantano” vuote in prossimità dei tetti gialli, non vorrei trovarmi li quando un grosso “menhir” apparentemente appoggiato si staccherà…spero questo inverno. Parte centrale, il cengione..da sotto non sembra ma è veramente un prato appoggiato, noi ci siamo slegati per guadagnare tempo sulle cordate che ci seguivano per evitare bersagliamenti di sassi.

Terza parte: le placche della Lasta del Motto. Attaccare a destra della nicchia gialla, iniziano appoggiare e via via tendono quasi al verticale con un paio di strapiombini ammanigliati, roccia spaziale. Arrivati al libro di via, scavalcato il masso si trova la prima sosta per le doppie dal vaio nella parte opposta della Lasta.
Discesa.
Sebbene tutte le soste siano attrezzate con anello di calata per il rientro dalla via, noi sconsigliamo questa opzione per il pericolo di bersagliare gente sotto. La discesa per il Vajo del Motto se fatta in un periodo asciutto non è poi così terrificante, 6 doppie da 60 mt, tutti gli anelli sono facilmente individuabili tranne quello dell'ultima doppia in cui bisogna scendere una cinquantina di metri a piedi. Rientro per ghiaione comodamente fino alla stradina sterrata.