martedì 25 ottobre 2016

Castel Presina, Evitando il Frio

Zona: Valdadige
Sviluppo: 6 lunghezze, 170 metri
Esposizione: S-E
Difficoltà: max 6a+
Protezioni: Piastrine artigianali
Materiale: 15 Rinvii
Discesa: Sentiero
Tempo: 3h

Prima volta sulla famosa Parete Rossa e credo ci sia stato un colpo di fulmine! La via essendo la più semplice è abbastanza celebrata sul web, in sostanza 5 tiri con soste un pochino scomode e quindi sconsigliata per cordate a 3, chiodatura ottimale, traversi, placche, camini e strapiombetti per un arrampicata divertente e quasi sempre in costante esposizione. Essendo alta sul fondovalle il rumore della sottostante autostrada non disturba l'arrampicata. Ottimi i formaggi e i "maroni" della malghetta che si trova di fronte al Ristorante La Baita.

Primo tiro

Secondo tiro

In uscita dal camino del terzo tiro


Il camino..a mio parere il tratto chiave della via

Sulle placche terminali



Ultimo tiro un pò vegetale








mercoledì 19 ottobre 2016

Guglia GEI - Via Diretta Menato-Pamato (V, 150 m, IV obb.)

Zona: Piccole Dolomiti
Sviluppo: 5 lunghezze, 150 metri
Esposizione: N-E
Difficoltà: III un passo di V
Protezioni: Chiodi
Materiale: Cordini 
Discesa: 2 doppie
Tempo: 3-4h 

Una bella salita autunnale per una delle vie più frequentate delle Piccole Dolomiti. Roccia solida su tutto il percorso se si rimane attenti a rimanere sulle porzioni di roccia sana specialmente se si sceglie la variante di destra sulla terza lunghezza rimanere fedelmente sullo spigolo e non farsi tentare dal facile ancora più a destra che risulta per questo più ghiaioso. Il tiro chiave di V è ben chiodato ma se trovato bagnato può dare del filo da torcere (untino). La variante più facile con traverso esposto verso sinistra presenta un risaltino dato di III+ che può essere tranquillamente anche IV (forse è saltato qualche appoggio).

Descrizione:
L1: Salire l'esile fessura che si trova 10 m a sx dalla galleria di fronte al Milite. Alla seconda protezione traversare e destra (allungare rinvii) su rocce più facili e salire poi con lunga diagonale leggermente verso sx fino al termine del diedro giallo. Sosta su cengia comoda con 2 golfari. 40 m IV. Chiodi, cordini, e qualche clessidra da attrezzare.
L2: Tiro breve poco interessante di 15 m che conduce ad una seconda ampia cengia, golfari. III.
L3: Rimontata la bella placca ( 2 chiodi) proseguire nel camino di sx (IV) o prendere e seguire fedelmente lo spigolone a destra (III). La sosta si trova in una bella e caratteristica fenditura della roccia. 35 m. Chiodi e clessidre.
L4: Rimontare la spaccatura e seguire ancora fedelmente lo spigolo (3 chiodi) fino all'ampia cengia. 20 m III.
L5: Salire dritti l'aggettante paretina gialla (V, chiodi) oppure attraversare a sinistra in esposizione e superare un piccolo strapiombino con allungo (IV, 2 chiodi) dopo il quale un camino di III (chiodo) conduce in vetta. 20 m


Discesa: con doppia da 25m fino alla forcella con la Negrin (l’anello per la calata non è quello sulla sommità della guglia ma si trova su un terrazzino sospeso in direzione “Soglio dell’Inferno”) segue trasferimento a piedi in discesa e doppia finale di 60 m fino al ghiaione (golfaro un po' nascosto sulla sinistra sul ciglio del camino). "Vecchia" discesa a piedi passando alla base della Negrin non testata.
Ps. dopo una recente ripetizione (2023) i chiodi nascosti sulle prime 2 lunghezze sono stati sbombolettati di rosso.

In viola la sagoma della Guglia, in rosso la via Diretta. Fonte Summitpost

Primo tiro



Tiro del camino


Quarto tiro

Il passaggio chiave di V

Dopo il chiave sul facile in uscita
In vetta