lunedì 30 giugno 2014

I "piaceri" del Baffèlan

Zona: Baffèlan - Via "Il Piacere"
Sviluppo: 8 lunghezze
Esposizione: E
Difficoltà: VI-
Chiodatura: Cordini e chiodi
Materiale: 12 rinvii, cordini quanto basta
Discesa: Sentiero
Tempo: 4 h
Partecipanti: io, Teo, Andrea, Sandro

La sfida agli elementi sul Baffèlan, ovvero, una voglia di arrampicare talmente forte che non ci ferma davanti a bollettini ormai (quasi) certi. Questa nostra caparbietà ci ha regalato una stupenda e ventosa alba sui dolci pascoli della piana di Campogrosso, e perlomeno i primi tre tiri (i più belli) li abbiamo saliti con il bacio del sole. Partiti in due cordate parallele, noi su “Il Piacere” e i nostri amici su “Ceneri” ed arrivati in vetta altrettanto parallelamente sfiorando così il temporale pomeridiano che inesorabile arrivava da nord, con il rammarico per le cordate che ci seguivano, ma si sa, “chi prima arriva”, anche meteorologicamente, “meglio alloggia”.

La via “Il piacere”, fin troppo decantata per la sua bellezza, vale i suoi meriti solo per le lunghezze iniziali, le ultime tre, in prossimità dei tetti centrali, risultano erbose, sporche, erbose di nuovo e molto friabili. Pollici alzati in generale sull’ascensione, pollici alzati a Giove Pluvio Tonante e all’ottima crostata di lamponi freschi con crema chantilly al Rifugio La Guardia.

NB. Corde alterne & allungare i rinvii, pena inutili sofferenze nel tirarsi su la corda.



pic by A.Bosa
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Ale e teo sul tiro chiave di Ceneri

pic by A.Bosa

giovedì 19 giugno 2014

Il mistero della grotta

Zona: Brentino, Boomerang
Sviluppo: 8 lunghezze
Esposizione: E
Difficoltà: 6b+ e A0
Chiodatura: Spit
Materiale: 15 rinvii, staffa
Discesa: Sentiero o doppie
Tempo: 4 h
Partecipanti: io, Teo, Andrea, Sandro


Il meteo preannuncia il peggio, ma noi non diamo retta ai metereologi, infatti ci avviamo verso Arco..Sta di fatto che la notte una pioggerella l’ha fatta e le pareti son tutte bagnate, indi per cui, da buoni veronesi, super ripiego a Brentino, non dopo una buona colazione alle Placche Zebrate.
La via è poco ripetuta e quindi avrà buona roccia, inoltre con un tiro si attraversa un pozzo carsico in piena parete, mi dico, WOOOOW da non perdere, andiamo allora! Giunti all’attacco, la stessa vocina mi fa..mmmmmh meglio che lasciamo giù lo zaino tanto la discesa è in doppia, ah si e poi la via è duretta, anche per il secondo.
Sta di fatto che ci ritroviamo a ripete una via con tiri quasi tutti in artificiale A0, simpatici traversi espostissimi impossibili da liberare in quanto la roccia tirata con la cazzuola non offre la minima parvenza di un appoggio. Vale la pena ripeterla per l'inusuale attraversamento del cunicolo che si apre in aperta parete e l'ambiente "brentiniano".
Discesa consigliata in doppia per la via "31 Agosto" fino all'alberello. Da qui, senza traversi, seguire una nuova linea di doppie più diretta che conduce in un boschetto (sosta da rinforzare!!) che con un ultimo spettacolare salto nel vuoto conduce alla cengia basale.


Pic by A.Bosa

Pic by A.Bosa

Pic by A.Bosa

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