Sviluppo: 190 m
Esposizione: S-O
Difficoltà: VII passi di VIII (VI obb A0)
Protezioni: Chiodi
Materiale: N.D.A.
Cordata: Leorato-Sganzerla (seconda ripetizione)
Relazione qui
Scagno del Diavolo per gli abitanti del fondovalle, Altar Knotto per i cimbri dell’Altipiano mai come in questa propaggine rocciosa dei Sette Comuni che precipita sulla Valdastico si sono alternate leggende e credenze, in sospeso tra il bene e il male, in sospeso come il masso che incredibilmente sfida le leggi della fisica sul ciglio della parete, con il suo baricentro così evidentemente fuori asse. Un antico altare dei popoli precristiani, i quali propiziavano le divinità e gli spiriti dei boschi che abitavano la vicina punta Alta Burg ovvero “Borgo degli Dei”, si credeva nell’antichità che questo monolito emanasse energie positive e che dentro o sotto di esso, si nascondessero i Genj e i Nani.
Versione totalmente contrapposto alle leggende di fondovalle, decisamente più contemporanee, le quali narrano che il diavolo vi si posasse una volta l’anno per nascondere il proprio tesoro sotto il masso e che sotto di questo vi fosse la porta per scendere negli inferi.
Dopo questa doverosa introduzione riusciamo a capire lo spessore e la forte emotività della linea tracciata dalla ormai collaudata cordata Stefani-Toldo, la quale per prima ha posato gli occhi e poi dopo un pò di tempo anche i primi chiodi. Chiodi sicuri e ben posizionati quindi, non spit, mantenendo inalterato lo stile di arrampicata di questi luoghi dalla fortissima tradizione alpinistica classica, totalmente opposta ad altre realtà e tendenze di questi ultimi decenni, un esempio tra tutte la Valdadige in cui, nascosti dietro alla scusa della sicurezza, si denigrano deliberatamente le vie aperte con questo stile.
Andando a parlare della via vera e propria, essa possiede già tutte le caratteristiche delle vie di successo: ambiente ameno e lussureggiante, chiodatura sicura con soste ottime tutte a tre punti, passi duri eventualmente azzerabili, avvicinamento e discesa comoda, e non per ultima l’originalità e la curiosità del percorrere l’ultimo tiro dell’altare così precario ed in bilico per poi sbucarne in vetta tra la curiosità e lo stupore degli escursionisti.
Versione totalmente contrapposto alle leggende di fondovalle, decisamente più contemporanee, le quali narrano che il diavolo vi si posasse una volta l’anno per nascondere il proprio tesoro sotto il masso e che sotto di questo vi fosse la porta per scendere negli inferi.
Dopo questa doverosa introduzione riusciamo a capire lo spessore e la forte emotività della linea tracciata dalla ormai collaudata cordata Stefani-Toldo, la quale per prima ha posato gli occhi e poi dopo un pò di tempo anche i primi chiodi. Chiodi sicuri e ben posizionati quindi, non spit, mantenendo inalterato lo stile di arrampicata di questi luoghi dalla fortissima tradizione alpinistica classica, totalmente opposta ad altre realtà e tendenze di questi ultimi decenni, un esempio tra tutte la Valdadige in cui, nascosti dietro alla scusa della sicurezza, si denigrano deliberatamente le vie aperte con questo stile.
Andando a parlare della via vera e propria, essa possiede già tutte le caratteristiche delle vie di successo: ambiente ameno e lussureggiante, chiodatura sicura con soste ottime tutte a tre punti, passi duri eventualmente azzerabili, avvicinamento e discesa comoda, e non per ultima l’originalità e la curiosità del percorrere l’ultimo tiro dell’altare così precario ed in bilico per poi sbucarne in vetta tra la curiosità e lo stupore degli escursionisti.
Detto questo non posso fare altro che invitarvi a scaricare
la relazione ufficiale che potete trovare linkata su questa pagina e di andare a farci un
giro, scoprirete come è successo a noi, di venire a conoscenza di questi posti
quasi segreti e tenuti gelosamente custoditi dai soli locals. Attenzione però non si tratta di una via plaisir e va affrontata da cordate che hanno dimestichezza con questo tipo di roccia e difficoltà.
Autoscatto di "vetta" |
Primo difficile tiro con passi di VII ma ben protetti |
Sul secondo tiro di V su roccia molto delicata |
In uscita dagli strapiombi |
L'ultimo tiro con passo di VII+ |
In partenza sul tiro dell'altare |
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