Sviluppo: 100 m
Esposizione: S-O
Difficoltà: 6a+
Protezioni: Fix artigianali da 8 mm
Materiale: corda singola, rinvii
Cordata: Confente-Leorato
Sempre più vivo è l'interesse per la sponda sinistra dell'Adige nella chiusa di Ceraino, settori per anni caduti nell'oblio a causa di uno scarso interesse degli arrampicatori normodotati per le vie estreme ivi tracciate, vere cattedrali nel deserto. Settori in cui si possono scovare tracce di salite alpinistiche ben piu storiche, basti pensare a Milo Navasa probabile primo salitore della fessura che solca centralmente il settore Eldorado, e a mio avviso impropriamente chiamata successivamente "Topa Gigia" invece di rendere omaggio al grande alpinista veronese. Ecco che nascono, grazie anche alla chiusura della tratta ferroviaria sottostante a suddette pareti dai colori rossastri, un mix tra le rocce della Ceraino classica e della falesia di Cà Verde, proprio di fronte al settore Teng, alcune prime timide vie, per merito dell'operato schivo ma costante del buon A. Bosaro. Inizialmente è la Via "Explore", segue "Nella Tana dell'Orso" e ben più recentemente "Deja Vù". Vie che hanno tutte un comun denominatore dato dalla parete su cui si sviluppano: primi tiri rossi e atletici seguiti da lunghezze su roccia grigia, placcosa e lavorata, a tratti anche delicata. Deja Vù l'ultima nata, corregge il tiro delle vicine sorelle che peccano, se proprio vogliamo essere pignoli, di alcuni difetti quali la presenza di fittoni per le vecchie reti a protezione della ferrovia che ne usurpano la linea oppure di qualche presa scavata. Qui la linea logica e naturale prevale su tutto e il lavoro certosino di pulizia dell'apritore ne conferisce un aspetto sicuro e quasi plaisir. La discesa avviene in doppia lungo la linea di salita, prestando attenzione a non unire i tiri in quanto le corde potrebbero incastrarsi facilmente vista la presenza di qualche alberello. L'aggiunta inoltre del libro di via sull'ultima sosta conferisce a tutto quel tocco di fascino in più e ne contribuisce a monitorare la frequentazione che ci auspichiamo possa essere sempre maggiore in futuro.
Relazione qui
Nessun commento:
Posta un commento