Sviluppo: 100 m
Esposizione: SW
Tempo: 1 h
Difficoltà: II+ friabile
Discesa: doppie
Materiale: NDA, friend medi
Via di interesse più storico che alpinistico, salita per la prima volta nel 1903, in solitaria per una scommessa (in palio una “caciotta”) dal pastore G. Bortolan; sale per circa 100 m il punto di minor resistenza della torre slanciatissima che domina alta la Val Posina dal suoi 1468 m.Si raggiunge dal versante scledense attraverso la Busa del Novegno, dove si parcheggia l’auto nel grande slargo nei pressi di Malga Novegno dove, in stagione, si possono gustare ottime toselle e ricotte fresche.
Accesso: Dalla Busa di Novegno raggiungere i ruderi della Malga Vaccaresse lungo un sistema di trincee e camminamenti molto ben conservati (Postazioni di Vaccaresse). Quando si giunge in vista della torre esattamente sulla verticale, proseguire oltre brevemente fino ad individuare una traccia poco marcata, con qualche rado ometto, che scende in costa verso sinistra il ripito faggeto in direzione della forcella della torre. Vecchio chiodo alla base.
L2: Si prosegue per gradoni con tracce di passaggio oltrepassando l’alberello a sinistra fino all’evidente cresta rocciosa. La si risale brevemente fino alla vetta prestando molta attenzione ai molti sassi mobili. Sosta su cavo di acciaio. 45 m, II+.
Discesa: con due doppie, la prima da 30 m fino ad S1, la seconda da 50 m fino alla base. Prestare attenzione a non smuovere sassi specialmente sulla prima doppia.
Risalita: dalla forcella risalire il canale boscoso ripido subito a ridosso della stessa, aggirare un risalto sulla sinistra e poi attraversare a destra fino a raggiungere una forcelletta dei pressi di una piccola torre. Da qui seguire tutta la cresta, prima mugosa e poi rocciosa che termina sull’osservatorio di guerra, quindi per bella trincea e poi sentiero in direzione della Busa di Novegno.
Vista della torre dall'Osservatorio militare |
Trincee |
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