sabato 5 gennaio 2019

Italia 61 in inverno

Zona: Piz Ciavazes
Sviluppo: 250 m 
Tempo: 8-9 ore 
Esposizione: S
Difficoltà: V+, A2
Materiale: NDA, 25 rinvii
Relazione seguita qui

Era da tempo che con Mathias sognavamo di salire questa parete, nel 2017, a fine estate eravamo stati ricacciati dal secondo tiro da un fortissimo vento di foehn che si faceva sobbalzare in sosta e annodava le corde. Ritirata strategica quindi, verso le più riparate pareti della Valsugana. Ad autunno 2018 ritorna in pista l'idea di ripeterla e con l'aggiunta dell'incognita invernale. Attediamo quindi la pausa lavorativa natalizia (27 Dicembre) per recarci ad un Passo Sella con poca neve, temperature sopra la media ma comunque sotto lo zero nelle prime e ultime ore della giornata. Questo ci fa optare per un approccio "leggero" alla via, lasciando alla base scarponi pesanti, ramponi, picche, sovrapantaloni e tutto quello che sarebbe finito nel sacco da recupero. La via procede liscia come da relazione, numerose soste intermedie spuntate sicuramente a causa dell'attrito delle corde ci fanno aumentare i tiri da 8 a 10 e ci vedono impegnati nell'ultimo e più impegnativo tiro con il sole già tramontato. 50 metri totali fino al golfarone in cengia, con numerosi passi di libera in mezzo all'artificiale, dove si è costretti ad integrare con qualche friend medio piccolo, 25 rinvii obbligatori se si vuole rinviare tutti i chiodi a pressione che qui a volte hanno un aspetto poco rassicurante.
Ormai con le frontali in cengia ci avvicendiamo non poco per ritrovare la traccia coperta dalla neve che riporta alla base. Qui è opportuno dire che di notte per ritrovare la via del ritorno sulla gran cengia dei camosci è opportuno tenere come riferimento il gran diedro subito a sinistra dello spigolo di Italia 61, in prossimità di alcune grottine da bivacco (cordone) ci si cala leggermente disarrampicando (roccia unta) fino a trovare i primi ancoraggi per le doppie (3 in totale).
Un esperienza, questa dell'artificiale, in inverno, con lo sfondo delle dolomiti imbiancate che sicuramente verrà messa nel cassettino dei ricordi più indelebili e avventurosi vissuti in montagna. 









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