giovedì 23 febbraio 2023

Nuova via sul Monte Baldo: La donna di picche (M7, 230 m, M4 obb.)

Apritori: Riccardo Dalla Brea, Elena Padovani, Manuel Leorato
Inverno 2022-2023
Zona: Monte Baldo
Sviluppo: 230 m
Esposizione: N
Tempo: 6 h
Difficoltà: M7, M4 obb.
Discesa: a piedi
Materiale: 2-3 friend, 10 rinvii

Interessante salita di misto e dry moderno, la prima del genere nella zona del Monte Baldo. Protetta a fix alle soste e nei tratti difficili, chiodi e cordoni nel resto. Percorre un estetico e lungo camino dalle pareti molto lavorate sulla parete Nord della Vetta delle Buse, rinomatamente fredda anche in estate. Il particolare microclima della zona a balcone sul Lago di Garda permette l'ancorarsi della neve sulla roccia dopo abbondanti nevicate e la trasformazione della stessa ben prima di altre località. Il freddo salda i massi delle sezioni friabili e la progressione con le picche risulta facilitata dalle molte fessure da incastro. Da percorrere con buon innevamento e manto stabile, altrimenti soggetta a scariche e valanghe. La via si mantiene totalmente indipendente dalle vicine vie estive (Turri, Molinaroli) se non per il traverso nevoso di L4 dove non è stata aggiunta nessuna protezione.

Accesso: da Punta Veleno (Brenzone, VR) per strada asfaltata verso Nord per circa 1 km fino al sentiero che si stacca a destra (654) entrando nella Val delle Nogare: direzione Rif. Telegrafo. Il sentiero incrocia una strada carrabile che si segue verso sinistra fino ad un guado oltre il quale si svolta su un sentiero verso destra. Al bivio a quota 1820 m seguire per Ferrata delle Taccole (destra) entrando nella Val delle Pré. Puntare ora l'evidente pilastro dove corrono la Via Turri e la Via Molinaroli risalendo i tal modo il ghiaione sul lato destro della valle (1h 30m).

L0: Dal ghiaione (neve) a sinistra per neve e facili roccette fino a rimontare una cengia dove si sosta (2 fix+anello+cordone,  targhetta  con nome). Se presente poca neve proteggibile con 1 friend blu.
L1: Salire per placche e diedrini aiutandosi con le zolle d'erba gelate  fino ad entrare nel camino, sosta a destra (2 fix + anello + cordone). M5, 35 m. 
L2:Proseguire nel largo camino, superare direttamente un primo strapiombo, poi per placche passare sotto un masso incastrato. Risalire ora lo stretto camino verso sinistra raggirando una lama per poi proseguire in una zona friabile fino ad un risaltino verticale. Lo si supera per poi sostare su un  terrazzino a destra. (3 fix + maglia rapida + cordone). M5, 30 m.
L3: Risalire facilmente per qualche metro puntando al grosso masso incastrato che ostruisce il camino. Superarlo con atletico passo in strapiombo  tenendosi a destra dove la roccia è migliore (a sinistra roccia pericolosa).  Proseguire qualche metro in camino fino alla  sosta  (2 fix + anello + cordone). M7, 20 m.
L4: Rimontare la cengia nevosa (sassi instabili se presente poca neve) e traversare a  sinistra ignorando la sosta della Via Turri. La sosta si trova a sinistra  di un evidente diedro-camino sotto un tetto (2 fix + maglia rapida+ cordone). 50°, 30 m.
L5:Risalire il diedro-camino fino alla sosta successiva (1 fix + 1 chiodo). M4, 35 m.
L6:Uscire dalle difficoltà per pendio nevoso puntando alla cresta della Vetta delle Buse. 80 m 50°.

Discesa: in corda doppia da S5 lungo la via. Da S6 a piedi puntare il ripetitore, nel circo glaciale delle Buse (sud). Lasciato il manufatto sulla destra attraversare il canalone della Val Trovai (sud) per poi scendere per versante prativo fino al Baito Buse (ovest) lasciandolo sulla sinistra. Da qui scendere in direzione ovest prima per prati stando sul margine sinistro della Val Trovai poi per sentiero nel bosco fino al parcheggio presso Punta Veleno (1h30m).



La via attacca nel camino tra i 2 pilastri

Il camino





In uscita dal pendio sommitale

In uscita dal chiave

In uscita dal camino

Lo strapiombo chiave

La linea principale in camino



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