Sviluppo: 160 m
Esposizione: W
Tempo: 4 h
Difficoltà: V (IV+ A0)
Discesa: a piedi
Materiale: cordini, friend m.p.
Via del 2021, attacca 10 metri a destra della più famosa Maica, sul pilastro del Vajo stretto. Otto lunghezze protette a chiodi e numerosissime clessidre, molte da ripassare, soste a chiodi (alcune da rinforzare con friends). La prima metà corre lungo una striscia gialla verticale che sembra un colatoio tra la vegetazione; molto lavorato e ben visibile anche dal parcheggio della Malga Cornetto, la qualità della roccia migliora man mano che si sale. Un tratto di VI ben protetto alla partenza del secondo tiro ed un tratto di VI- sul quarto tiro sopra alla grande cengia che divide in due la via e dove si avvicinano anche i percorsi adiacenti. Ultimo facile tiro in comune con Maica con la quale condivide anche il libro di via.
L1:28m VI-Questa panoramica riunisce in modo sistematico le informazioni provenienti dalle principali pubblicazioni e risorse online dedicate alle vie di arrampicata di Biacesa di Ledro, soprannominata «Regina del Lago». L’obiettivo non è tanto offrire una mera relazione delle salite o dettagli sulla sentieristica e gli accessi, quanto invece valorizzare l’assetto spaziale di ciascuna via e il loro intreccio reciproco, permettendo così di concepire affascinanti cavalcate invernali. Concatenando tutte e quattro le fasce rocciose si ottengono sviluppi di arrampicata significativi, che arrivano fino a 26 lunghezze di corda. Lo schema, aggiornato a maggio 2025, è pronto per guidarvi nella pianificazione delle vostre uscite.
Zona: Rif. Torino
Sviluppo: 300 m
Esposizione: N
Tempo: 2 h
Difficoltà: PD
Materiale: friends mp
Salita breve e di ripiego in caso di maltempo. Dal colle omonimo si scende sul ghiacciaio seguendo la traccia a destra costeggia la cresta stessa in direzione della Vierge. Arrivati al colletto tra la Vierge e la cresta con facile progressione passi di I°/II°) salire sul filo superando una serie di blocchi con arrampicata elementare. Si supera un breve tratto più verticale (qualche friend di passaggio) che porta al pendio nevoso (200 m a 35°). Per scendere continuare sul filo di cresta prima e successivamente con un traverso che conduce nuovamente al Col Flambeaux e da qui fino al Rif. Torino.