lunedì 23 settembre 2024

Rifugio Denza: Cresta dei Poz Alt (670 m, IV+)

Zona: Presanella
Sviluppo: 670 m
Esposizione: N-E
Tempo: 4 h
Difficoltà: IV+
Discesa: via normale
Materiale: singola e rinvii
Protezioni: clessidre forate, fix
Relazione seguita qui

La cresta  Nord Est della Cima dei Pozzi con i suoi 27 tiri e 670 metri di sviluppo è stata salita per la prima volta nell'agosto 1952 da U. Redolfi e P. Voltolini e presenta difficoltà di IV+. Il percorso è stato attrezzato e disgaggiato per favorire la ripetizione con ottica decisamente plaisir da Dezulian (Rifugista del Denza) e compagni tra luglio e agosto 2023 a distanza di 71 anni dall'apertura. Per una ripetizione sono inutili i friend se non per scopi didattici; corda singola da 60 m e scarpette da avvicinamento. Informarsi, durante le mezze stagioni, se sgombra da neve.
Nobilissimo ed ammirabile il gran lavoro fatto su questa via ma a mio umile parere e gusto personale sono un po' eccessive le numerose clessidre forate sparse su tutto il percorso. 
Attenzione! Specialmente negli anni a venire verificare tutti i nodi delle soste prima di appendersi: sono chiusi con nodo galleggiante e le cime non sono state impiombate: gli anni il nastro adesivo salterà via e si sfilacceranno fino ad andare in battuta al nodo.

Accesso: dal park del Forte Pozzi si segue il sentiero per il Denza. Da li per il lago Denza per sentiero 234 in direzione del passo dei Pozzi dove attacca la via nei pressi della Targa. 2 ore, 730 m di dislivello positivo.
Attenzione! La strada carreggiabile per il Forte Pozzi Alti dove si parcheggia, sebbene non esplicitato, sarebbe a senso unico: la mattina per chi sale il pomeriggio per chi scende. E' sconsigliabile salirla di pomeriggio per seri problemi nel dar spazio: mancanza di guardrail pendii molto ripidi e tornanti.

Descrizione:
Senza descrivere tiro per tiro conviene riassumere la via in 3 sezioni, in modo da capire quando proseguire a tiri e quando conviene in conserva.

Prima parte (270 m, 1 passo di IV+)
I primi dieci tiri (unibili in 5) si svolgono principalmente sul lato destro (nord) della cresta. Si arrampica su muri e diedri divisi da ripiani terrosi. Il chiave della via è una fessura verticale con uscita terrosa; è presente un cordone per eventuale azzero. 

Seconda parte (380 m, III e IV)
Si prosegue lungo il facile filo di cresta fino ad aggirare dei gendarmi sulla sinistra. In questo punto conviene fare tiri da 30 m visto l'andamento tortuoso della via via. In brevi punti si disarrampica e nei pressi del tiro 15 è presente una via di fuga contrassegnata da targhetta metallica.

Terza parte (150 m, II)
Dopo un altro tratto di disarrampicata si passa in modalità conserva aggirando la falsa vetta ad ovest e proseguire per terreno molto facile fino al termine della via in vista della vera vetta con croce.

Discesa: Se non si prosegue per la vera vetta con la croce, si seguono i numerosissimi bolli che, prima per terreno ripido (corda fissa), e poi per pietraie e macereti riconducono al Rifugio Denza. 1 ora totale.

Foto da Gulliver.it












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