martedì 4 novembre 2014

Via Dallago, Gusela del Nuvolau

Zona: Passo Giau
Sviluppo: 8 lunghezze
Esposizione: S-O
Difficoltà: IV-V
Chiodatura: Qualche chiodo di passaggio
Materiale: 10 rinvii, friend, cordini
Discesa: traccia e via ferrata
Tempo: 5 h
Partecipanti: io, Damiano, Andrea, Enrico

Quel che pare un monolite da Passo Giau simbolo stesso del passo, a mio avviso il più bello delle Dolomiti, già dalla prima volta che ne vidi la foto le parole che sussurrai nella mia mente furono: “Lo voglio salire”. E così, una volta tanto, è stato. 
La via più easy, il facile nel difficile, in base all’etica alpinistica è la Dallago, data come “scarsamente ripetuta” sul volume Quartogrado, di non propriamente facile intuizione, tant’è che in due cordate abbiamo scelto entrambe varianti “fantasia” per superare il secondo tiro di corda. 
L’accesso è paragonabile all’A4 Milano-Venezia o alla “grande muraglia”, dritta come una schioppettata, gradinata, in leggera salita e piena di turisti, lasciato questo sentiero panoramico, si aggirano un po’ di macigni ed in vista di un ghiaione si risale lo zoccolo fino a trovare “il primo chiodo” alla base della parete vera e propria.
La via si può dividere in due parti, la prima grande muraglia verticale, aerea e lavorata intervallata da un grande cengione che, superato, due ultimi facili  tiri ci depositano direttamente in vetta.
Dalla madonnina di vetta per rocciosi e desolanti pendii si sende dal lato opposto raggiungento l’arroccato Rifugio Nuvolau (tratto in salita con cavo) oppure tenendo la destra scendendo direttamente al passo Giau per la ferrata Ra Gusela.







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