martedì 30 agosto 2022

Avancorpo del Mont Grouvetta, Via Danilo Sartore (6a, 240 m, 5c obb.)

Zona: Lavachey (Val Ferret)
Sviluppo: 240 m
Esposizione: S
Tempo: 3 h
Difficoltà: 6a
Discesa: doppia
Materiale: corda e rinvii
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Spittata dagli Alpini con tutto materiale inox, spit distanziati e moltissimi tasselli allentati (ne abbiamo serrati un bel po') portarsi comunque la chiave del 17 ed un po' di cordoni per aggiornamento soste di calata. L'arrampicata è facile all'apparenza, non gripposa come le vie al Prè de Bard ma più tecnica e di movimento, talvolta si rinvia dopo il passo difficile e non prima. Come accesso dalla fermata autobus per il bivio Rif Bonatti oltrepassare la passerella sulla Dora posta un centinaio di metri a nord che serve il sentiero per il Biv Gervasutti, abbandonarlo quasi subito per una traccia che conduce attraverso un rado bosco di Larici in direzione N fino ad un ghiaione che si risale seguendo gli ometti. Giunti allo zoccolo lo si supera prima aiutandosi con una catena e poi per roccette sporche di terzo fino alla sosta (attenzione, alcune guide lo zoccolo lo danno come L1). Discesa a doppie sulla via, ultima doppia deposita sul ghiaione per evitare di scendere lo zoccolo a piedi, occhio ai sassi! 






Panoramica del settore

Contrafforti dell'Eveque, Dio Perdona io no (6a+, 200 m, 5c obb.)

Zona: Lavachey (Val Ferret)
Sviluppo: 200 m
Esposizione: S
Tempo: 2 h
Difficoltà: 6a+
Discesa: doppia
Materiale: corda e rinvii
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Recente via carina e varia che si trova appena a destra di Baba Jaga e a sinistra rispetto a dei monotiri (falesia?), nome evidente alla base. Come accesso mi sento di consigliarlo dal ponte prima del tornante di Lavachey, seguire la carrareccia in direzione sud fino all'aquedotto comunale di Courmayeur (scritta su larice) poi da li seguire gli evidenti ometti risalendo tutto il ghiaione sul lato destro viso a monte. I primi due tiri sono belli intensi, poi sgrada decisamente, anche il tiro del tettino ammanigliato ci è sembrato più mansueto rispetto a L1. Discesa in doppia lungo la via. 

Panoramica del Settore





Placche del Pre de Bard, Via Semplicemente Anna (6b, 230 m, 5b obb.)

Zona: Arp Nouva (Val Ferret)
Sviluppo: 230 m
Esposizione: S
Tempo: 3 h
Difficoltà: 6b
Discesa: doppia
Materiale: corda e rinvii
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Una delle ultime vie nate sulle Placconate del Prè de Bard di fronte al Rif. Elena. Ora è lei la prima da sinistra, prima lo era Ryobi già descritta su queste pagine che ora si trova immediatamente a destra, a differenza delle altre ha il nome ben evidente alla base. Arrampicata semplice ma con spit talvota distanziati compensati da un grip megagalattico. Peccato solamente per le 2 cenge erbose che ne interrompono la continuità. Il crux di 6b in traverso sotto ad un tetto nero volendo è azzerabile ma anche in libera il grado è generoso. Discesa in doppia sulla via di salita.









giovedì 18 agosto 2022

Torre Jolanda, Via del Topo (300 m, IV+)

Zona: Moiazza
Sviluppo: 300 m
Esposizione: SW
Tempo: 5 h
Difficoltà: IV+
Discesa: a piedi
Materiale: nda
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Superclassica molto frequentata, avvicinamento e discesa sono più "difficili" della via stessa per chi non è avvezzo a muoversi su questi terreni dolomitici. Il IV+ della fessura obliqua è abbastanza sostenuto. Il sesto tiro si presenta a due letture differenti, o verticalmente raggiungendo una sosta su clessidre (30 m) oppure raggiungendo lo spigolo a sx dove si perviene la sosta con 2 spit (35 m), in ambo i casi si confluisce ugualmente sul canalino del settimo tiro che conduce alla cima. Dall'ultima sosta, non salire ancora ma deviare nettamente verso destra per raggirare la lastra sommitale (esposto), da qui per esile traccia ed una risalira si raggiunge la banca ghiaiosa da dove si scende per traccia ora più evidente.

Prime lunghezze sopra lo zoccolo






Strapiombino sopra lo zoccolo

L'articolato rientro


Croda Negra, Via della Vipera & Willy Coyote

Via della Vipera, Punta Dallago

Zona: Croda Negra
Sviluppo: 160 m
Esposizione: S
Tempo: 2 h
Difficoltà: IV
Discesa: a piedi
Materiale: nda
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Via già sufficientemente celebrata sul web, difficoltà basse e comodità di avvicinamento (per chi sale in seggiovia..) la rendono una meta molto ambita, partire prima dell'apertura della seggiovia per non trovare nessuno. Discesa comoda da forcella Averau, ottima per concatenamenti.








Willy Coyote, avancorpo della Croda Negra

Zona: Croda Negra
Sviluppo: 90 m
Esposizione: S
Tempo: 1 h
Difficoltà: V
Discesa: a piedi 
Materiale: nda
Relazione: Notiziario Sez. CAI Venezia (De Vei)

Nuovo settore didattico attrezzato di recente ideale per corsi e per principianti, si trova esattamente all'altezza della grande croce sull'avvicinamento classico della Croda Negra partendo da Fedare. Conta in totale 7 vie tutte con difficoltà e sviluppo simili tra loro, necessario integrare, spit solo nei passi più difficili. Soste attrezzata per calata e nomi alla base. Noi su consiglio dell'apritore abbiamo optato per la più divertente.
Discesa: raggiunta la cima per banche rocciose seguire la traccia di ometti verso E che conduce rapidamente al sentiero di avvicinamento.

L1 30 m IV+ 5 fix
L2 30 m III+ clessidre ed un fix
L3 30 m III e 1 passo di V, clessidre ed un fix
L4 a piedi fino alla cima per banche rocciose

L'avancorpo ben visibile dal sentiero





martedì 2 agosto 2022

Croda Negra: Via Gianleo & Via Elisabetta

Via Gianleo (200 m, IV)

Zona: Croda Negra
Sviluppo: 200 m
Esposizione: SW
Tempo: 2 h
Difficoltà: IV
Discesa: a piedi
Materiale: nda
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Dal rifugio Fedare imboccare il sentiero cai che passa sotto alla seggiovia. Dopo cento metri al primo bivio tenere la destra. Puntare per prati ad una croce metallica sopra una grotta  e poi a sinistra verso un’altra galleria posta sotto ad un evidente torrione. Da qui salire il ghiaione fino alla forcella e puntare la parete. Non abbassarsi ma restare alti, l’attacco si trova sul lato destro della parete, su un piccolo ballatoio erboso, a cento metri dalla sella che divide la parete dalla Torre Esperia, nome sbiadito in rosso alla base. 
Primo tiro poco protetto rispetto al resto della via ma tuttavia ben integrabile, ignorare la prima sosta intermedia. Alcuni fix purtroppo sono posizionati inutilmente vicino ad ottime clessidre. La banca detritica centrale interrompe la continuità della scalata e può essere pericolosa se presenti cordate sotto la parete. Molto belli invece i 2 tiri finali.
Discesa: scendere con attenzione a piedi fino al sentiero che con dei sali scendi raggiunge la forcella della seggiovia dalla quale si scende per ghiaione e recente frana fino al sentiero che conduce nuovamente al Fedare.







Via Elisabetta (110 m, V)
Zona: Croda Negra
Sviluppo: 110 m
Esposizione: SW
Tempo: 2 h
Difficoltà: V
Discesa: a piedi
Materiale: nda
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Bella via continua e senza interruzioni su roccia super, prestare attenzione alla vicinanza della via centrale la quale potrebbe confondere. La seconda sosta presenta solo un piccolo fix da 8 mm, prima del traverso. Portare qualche chiodo per rinforzare le soste ad un solo punto (singolo fix da 10 mm). Il fix che protegge l'uscita della nicchia è allentato.
Avvicinamento: parcheggiare al Rifugio Fedare e prendere la mulattiera che passa sotto alla seggiovia. Seguire la strada fino ad un incrocio segnalato da tabelle CAI, e prendere la direzione del Rifugio Averau. Si punta l’antro di una galleria-trincea sovrastato da una croce metallica, un centinaio di metri superata la croce si prende una traccia erbosa con muretti a secco e radi gradini in direzione della torre Esperia, si sale ora per ghiaione fino all'attacco della via contrassegnato da una clessidra forata (poco visibile) ma esattamente di fronte alla Torre Esperia. (Attenzione: un'altra clessidra piu a sinistra indica l'attacco della Via Centrale).
Discesa: scendere con attenzione a piedi fino al sentiero che con dei sali scendi raggiunge la forcella della seggiovia dalla quale si scende per ghiaione e recente frana fino al sentiero che conduce nuovamente al Fedare.