lunedì 28 aprile 2025

Monte Brento, Via della Nuova Generazione - Boomerang (VI, 1000 m)

Zona: Monte Brento
Sviluppo: 1000 m
Esposizione: E
Tempo: 6–8 h
Difficoltà: V+/VI
Discesa: a piedi
Materiale: NDA, friend fino al 2 BD
Relazione seguita

Via alpinistica classica di grande sviluppo e fascino, in ambiente aperto e roccia variabile anche se ben ripulita dalle ripetizioni. Protezioni scarse ma soste con fix da 10 mm con anello, ad eccezione di due che sono ancora originali a chiodi. Ritirata problematica in caso di difficoltà da sopra il tetto a boomerang, quindi da non sottovalutare. Valutare bene le condizioni meteo e le temperature prima di intraprendere la salita. Eventualmente affrontabile con bivacco programmato sul bosco prima della lunga traversata a sinistra. 
NB. Se qualcuno volesse sostituirlo e riconsegnarlo agli apritori: il libro di via è pieno (4/2025)

Accesso: 
Da Arco seguire le indicazioni per San Giovanni e in 30 minuti parcheggiare sulla strada sterrata in corrispondenza delle villette nel bosco (45°58'31.629"N, 10°53'44.067"E). Proseguire a piedi la sterrata a destra che prosegue in piano fino al sentiero 425; al bivio nel bosco ignorare il sentiero e proseguire su tracce con bolli rossi fino all’altopiano di Cima alle Coste, quindi scendere a sinistra (45°59'3.757"N, 10°54'34.343"E) per tracce ripide fin sotto la parete, un'ultima doppia da 35 m porta alla base. Da qui per tracce su ghiaione e per macchia in direzione della placconata. Nome alla base sulla verticale del Tetto ad orecchio. (1 h). Attenzione alle zecche.
 
Descrizione:
L1 – 50 m, 1 chiodo, III. Dalla scritta seguire lo spigolo.
L2 – 45 m, 1 fix + 3 chiodi, IV, V. Salire la costola a destra della sosta.
L3 – 45 m, 6 chiodi, VI. Fessura erbosa a destra poi tetto ad orecchio.
L4 – 50 m, IV. Placche.
L5 – 25 m, IV+. Non prendere la via a spit che incrocia a sinistra.
L6 – 30 m, 3 chiodi, V. Placca nera verso sinistra.
L7 – 40 m, 4 chiodi, V+. Diedro nero friabile.
L8 – 40 m, 3 chiodi, V+. Piccolo boomerang.
L9 – 20 m, V-. Rampa erbosa sotto al grande boomerang.
L10 – 45 m, 4 chiodi, V+. Traversata pazza a destra.
L11 – 40 m, 3 chiodi, V+. Colatoio svaso verticale.
L12 – 50 m, III. Lunga e facile rampa.
L13 – 50 m, III. Rampa e sosta su alberi.
L14 – 45 m, V-. Placca tra gli alberi.
L15 – 50 m. Camminata a destra del bosco fino alla placca superiore.
L16 – 55 m, 3 chiodi, IV. Traversata a sinistra. Stare bassi e non seguire gli spit.
L17 – 40 m, 4 chiodi, IV+. Ancora traversata esposta.
L18 – 27 m, 7 chiodi, V+. Stop traversata. Placche diagonali a destra (freccia blu).
L19 – 30 m, 5 chiodi, V. Albero e fessura. Allungare le protezioni.
L20 – 27 m, 1 chiodo, V+. Colatoio detritico a destra con strapiombino. Libro.
L21 – 50 m, 1 clessidra, III. Raggiungere il bosco tra terra e roccia.

Discesa: Dalla fine dell’ultimo tiro seguire le tracce in salita verso sinistra (scritta blu e poi bolli rossi) passando alla base di una piramide rocciosa fino ad immettersi su ampia carrozzabile che riporta a San Giovanni in 45 min. Attenzione alle zecche.

 
Uscita dal chiave


L3, tiro chiave

Placche

Placche

Il traverso pazzo a destra

Lungo la discesa, la Torre Grigia del Brento

Fraveggio, Alba Corallina (6b, 130 m, 6a obb)

Zona: Fraveggio (TN)
Sviluppo: 130 m
Esposizione: E
Tempo: 1.5 h
Difficoltà: 6b+ (5c obb)
Discesa: a piedi
Materiale: singola, rinvii, cordini.

Via molto meritevole per logica e bellezza dell'arrampicata, aperta dalla cordata Zanetti-Dorigoni; un po' penalizzata dalla sua brevità: consigliato il concatenamento con altre in zona. Attacco in comune con la più facile Nicole 23 che corre parallela a destra.
Primo tiro fessura in dulfer divertente: il 6a lo si trova se si sta in placca (consigliato un friend rosso). Il terzo tiro chiave su coralli non è altro che un brevissimo boulder. Il quinto tiro è un piccolo gioiellino, ma allungate bene i rinvii!

Accesso: Dal paese di Vezzano salire al piccolo borgo di Fraveggio e lasciare l’auto nel parcheggio all’entrata del paese sulla destra. Attraversare il borgo in direzione delle pareti poi prendere la strada cementata in discesa tra gli uliveti che poi diventa forestale. Oltrepassare un grande muro a secco e proseguire per circa 200 m, lasciato un grosso masso sulla destra prendere un sentierino che risale il bosco fin sotto alla parete, Settore Fraveggio.

Descrizione:
L1 – 12 m, 2 fix, 6a
L2 – 25 m, 8 fix, 6a
L3 – 18 m, 4 fix, 6b+
L4 – 17 m, 5 fix, III
L5 – 21 m, 11 fix, 6a+
L6 – 17 m, 7 fix, 6a
L7 – 20 m, 1 fix, III

Discesa: Usciti dalla via salire lungo la base di una fascia rocciosa e superarla con tratti di corda fissa fino al bosco soprastante dove si incrocia il sentiero Scal (10 min). Scendere il sentiero che porta alla strada forestale e a Fraveggio in leggera salita. 20 minuti.

L2

Boulder chiave

Bel traverso su microtacche


Croz delle Mirandole, Ranzo Rocks (6a+ A0, 140 m, 5b obb.)

Zona: Roccione di Ranzo (Vezzano - TN)
Sviluppo: 140 m
Esposizione: Sud
Tempo di salita: circa 2 ore
Difficoltà: 6a+A0 (obb. 5b)
Materiale: singola, cordini, 10 rinvii
Protezioni: fix

Interessante via che permette di salire un divertente ultimo tiro su toboga (termine usato in canyoning per indicare uno scivolo di roccia) anticipato da uno strapiombo ostico non tanto per le difficoltà ma per la terra e muschio presenti sulla placca che lo anticipa: passi in azzero obbligati se umido e bagnato. Lo strapiombo si vince con una curiosa contorsione di schiena (no zaino). I tiri precedenti si svolgono invece su placche e diedrini.
Da evitare dopo lunghe e prolungate piogge: strapiombo e colatoio potrebbero essere potenzialmente fradici.

Accesso
Si raggiunge la base della parete calandosi in doppia dalla strada SP18 tra Vezzano e Ranzo. Dal centro di Vezzano si prosegue per circa 6 km in direzione Ranzo, finché la parete non incombe strapiombante sulla strada. Parcheggio disponibile poco più avanti su uno slargo a sinistra, accanto alla partenza del sentiero San Vili per Margone. Da qui si torna indietro a piedi fino al primo punto doppie contrassegnato da una catena con maillon sul guard rail.

Tre doppie (28-40-48 m) sulla linea della via "Auguri e figlie femmine" permettono di raggiungere comodamente la cengia d’attacco, da qui si segue una traccia evidente verso destra fino all'attacco con targhetta.

Descrizione
L1 – 25 m, 3 fix, 4b
L2 – 18 m, 3 fix, 5a
L3 – 22 m, 5 fix, 5b
L4 – 26 m, 6 fix, 4b
L5 – 20 m, 6 fix, 6a+ o A0
L6 – 28 m, 1 fix, 5a

Discesa
La via termina direttamente sul guard rail della strada SP18 e in pochi minuti su asfalto si è all'auto.

Le doppie

L2

L4

Ultimo tiro su toboga

In uscita dallo strapiombo

Ph Credits: Geckodoro.com


lunedì 7 aprile 2025

Croz delle Mirandole, Via Cobra (5c, 140 m, 5a obb.)

Zona: Roccione di Ranzo (Vezzano - TN)
Sviluppo: 140 m
Esposizione: Sud
Tempo di salita: circa 2 ore
Difficoltà: 5c (obb. 5a)
Materiale: singola, 12 rinvii
Protezioni: fix

Ultima nata sul "Roccione di Ranzo", la Via Cobra si distingue subito per la sua accessibilità. Corre a sinistra della via Anto e rappresenta forse l'opzione più "user friendly" tra quelle presenti in parete. Ideale per una prima esperienza sul Roccione o per una giornata invernale al sole, grazie alla sua esposizione sud e alla roccia completamente ripulita. La chiodatura a fix è ravvicinata e le soste sono comode e tutte su catena; friends e dadi sono superflui ma per chi ama portarsi qualcosa per integrare può trovare anche clessidre naturali da cordonare. Consigliata come prima esperienza in questo settore.

Accesso
Si raggiunge la base della parete calandosi in doppia dalla strada SP18 tra Vezzano e Ranzo. Dal centro di Vezzano si prosegue per circa 6 km in direzione Ranzo, finché la parete non incombe strapiombante sulla strada: è qui che iniziano le doppie, segnate con scritte a vernice sul guard rail. Parcheggio disponibile poco più avanti su uno slargo a sinistra, accanto alla partenza del sentiero San Vili per Margone. Da qui si torna indietro a piedi fino al punto delle doppie.

Due doppie da circa 60 metri permettono di raggiungere comodamente la cengia d’attacco comune alle vie Buba, Mario Leone, Anto e, infine, Cobra. Una volta sulla cengia, si segue una traccia evidente verso destra (faccia a valle) superando gli attacchi delle altre vie. Una corda fissa aiuta a scendere un breve salto: lì si trova l’attacco della Cobra.

Descrizione
L1 - 33 m, 12 fix
L2 - 18 m, 4 fix, 5b
L3 - 16 m, 4 fix, 5b
L4 - 22 m, 6 fix, 5b
L5 - 23 m, 7 fix, 5c
L6 - 23 m, 6 fix, 5a

Discesa
La via termina direttamente sul guard rail della strada SP18, rendendo il ritorno all’auto estremamente rapido: bastano pochi minuti su asfalto.

Note:
Unica pecca di questo settore la bruttissima presenza di numerosa immondizia in parete (anche recente), classico problema italiano tipico dei tratti sottostanti ad una strada molto frequentata. Sicuramente i sacchi della spazzatura buttati di sotto arrecano molto più disturbo alla nidificazione dei volatili rispetto ai climber..

Segnaletica orizzontale...

La seconda doppia

Numerose brutture alla base ma anche in parete..

L1

L4

L5

L6

Photo credits geckodoro.com