Campeggio ad alta quota, neve e sole, un tentativo e un attraversata integrale, questo è il riassunto di tre giorni sul ghiacciaio del gigante.
Con l'amico Andrea sono trascorsi tre bei giorni (uno solo anche metereologicamente) accampati nel pianoro glaciale sotto punta Helbronner..Arrivati pieni di obbiettivi da raggiungere e alla fine neanche uno portato a buon fine. La nevicata della prima notte unita alla nebbia ha prolungato fino al primo pomeriggio la ricerca dell'attacco alla normale della Tuor Ronde, salita vanificata al terzo tiro in cresta a causa del peggioramento meteo: nebbia e neve nuovamente. La terza notte annunciata tersa e serena ha completamente ghiacciato tutta la neve caduta e così anche il nostro materiale umido dai due giorni precedenti. Il morale inizia ad abbassarsi nonostante il meteo prometta buono per gran parte della giornata, e l'arzarsi tardi la mattina (7.00) unito al fattore vento gelido che ora soffia da nord vanifica la salita al Dente del Gigante. In un nuovo slancio d'animo comunque percoriamo la divertente cresta che dal Colle de Rochefort conduce alla vetta dell'Aiguille Marbees e di seguito la prosecuzione della frastagliata cresta fino agli anelli di calata per la doppia di discesa che deposita nuovamente sul ghiacciaio del Gigante.
Attraversata dell'Aiguille Marbrées
Zona: Rif. Torino, Ghiacciaio del Gigante
Dislivello: 150 m
Esposizione: E
Difficoltà: III
Chiodatura: Non presente
Materiale: Da ghiacciaio, cordini
Discesa: 1 doppia
Tempo: 2 h
Dopo la nevicata |
Primo tiro della Tour Ronde |
Rientro tra crepi e nebbie |
Cena ristoratrice |
Il dente |
La terminale dell'Aiguille Marbrees |
La cima e la cresta frastagliata |
Fiamme di roccia |
La doppia che deposita sul ghiacciaio |
L'Aiguille Marbrees, dalla massima elevazione si percorre tutta la cresta verso destra |
Foto by A. Bosaro