lunedì 20 dicembre 2021

Val Daone - Super Paio (WI4+, 180 m)

Zona: Val Daone
Sviluppo: 180 m
Avvicinamento: 1 h
Esposizione: W
Difficoltà: WI3+/4
Materiale: NDA

Spettacolare cascata ubicata poco a nord della frequentatissima Machu Pichu ma con attacco molto più in alto, quasi all’altezza del termine della precedente tant’è che le due potrebbero benissimo esser concatenate: la traccia di discesa di Machu Pichu, infatti, passa esattamente alla base della Porta del Sole.

La scalata si può dividere in tre sezioni principali: il risalto del primo tiro (50 m circa di WI3), sosta attrezzata sulla sx. Le pacche appoggiate del secondo tiro, altri 60 m di WI3, sosta su albero sulla destra. La cascata vera e propria ben visibile dalla strada, due lunghezze di difficoltà via via maggiore (30+50 m, con sosta a fix su roccia a sx) che permettono di superare una placca molto ripida ad 80°. In base allo spessore del ghiaccio le difficoltà variano molto, noi abbiamo trovato un flusso molto ridotto sfiorando difficoltà continue di 4+. Discesa rapida con due doppie da 60 m, la prima fino all’alberello di S2. La seconda fino ad un canaletto che si discende con attenzione disarrampicando fino all’attacco. 










giovedì 25 novembre 2021

Valdadige - Cavalcata delle Torri di Forte Ceraino (VI, 280 m, V+ obb.)

Zona: Forte Ceraino (Valdadige)
Apritori: M. Leorato, C. Confente, A. Rodighiero
Sviluppo: 280 m
Esposizione: W
Tempo: 3-4 h
Materiale: Singola, 12 rinvii, friend medi
Difficoltà: IV-V, passi di VI+

Arrampicata in stile classico che fa l'occhiolino alle Dolomiti senza tralasciare piccole "gocce" di Verdon. 200 metri di arrampicata effettiva su e giù per le torri che sovrastano l'omonimo forte austriaco del IX secolo in ambiente inusuale, appartato e panoramico. Mai esposta e con diverse vie di fuga in caso di cattivo tempo. L'esposizione ad ovest la rende ideale per i pomeriggi di mezza stagione, in inverno la mattina può essere troppo freddo mentre in estate al pomeriggio, una fornace. Per ogni struttura rocciosa è stato proposto come toponimo il nome originale Austriaco di un forte della piana di Rivoli. Consigliato abbinare la salita alla visita dei 2 Forti. Prestare attenzione nei periodi di apertura della stagione venatoria, sono presenti molte postazioni in zona: lungo i sentieri di avvicinamento, sopra alla Tagliata e sopra il Pilastro.

Accesso: arrivati a Ceraino parcheggiare l'auto alla partenza del sentiero per Forte Monte, la prima strada a dx dopo il bivio per il centro di Ceraino (pochi posti auto). Seguire la mulattiera fino a raggiungere il primo forte Forte Ceraino (o Hlawaty). Dalla postazione di guardia prendere la traccia a destra, subito dopo un cancello si nota una traccia nel bosco sulla sinistra con ometto, risalirla fino ad una radura e poi fino al ghiaione, risalirlo per metà seguendo gli ometti. Puntare ad un grosso ometto sul margine sx del ghiaione faccia a monte, da li un’esile traccia porta al primo tiro della “Tagliata”, cuneo alla base.

L1. Salire diagonalmente fino al cambio di pendenza, forzare lo strapiombo (friend o azzero su cordino) e sostare su comoda cengia. Sosta su 3 chiodi. 20 m V/VI+ (A0)
Trasferimento del Cacciatore: passando per un canaletto, sosta su clessidre + chiodo, 30 m.
L2. Salire verticalmente per roccette facili fino ad una cengia, affrontare la cuspide finale aggirando lo spigolo a sinistra. Roccia che richiede attenzione. 30 m IV
Breve doppia di 5 m e trasferimento di 40 m in discesa sulla destra, fino alla base dell'evidente spigolo sotto alla torre Mollinary, sosta con 2 chiodi.
L3. Spigolo facile, segue spaccata, traverso a sinistra fino alla fessura che permette di raggiungere la sosta su 2 spit. 25 m IV+/V
L4. Placche ascendenti verso destra, a gocce e concrezioni, doppiare lo spigolo in esposizione poi verticalmente fino alla sosta su grosso leccio. 20 m, V+
Raggiungere la sosta di calata per mezzo di una breve fissa. Doppia di 25 m sul lato nord fino alla base della Torre Hlawaty, sosta su albero.
L5. Si parte su placca a gocce per poi raggiungere un diedro aperto e fessurato, si sosta sulla sinistra. 25 m V.
L6. Traversare a sinistra e risalire lo spigolo rotto (Roccia delicata, attenzione) superate due piante per ritornare a destra su bella placca fino in vetta. 25 m, IV
Facile disarrampicata fino alla base del Pilastro Chiusa in prossimità di una fessura gialla. Eventuale canale attrezzato sulla destra per via di fuga. 
L7. Risalire la bellissima fessura al termine della quale virare a sinistra con passo obbligato. Salire in verticale per colatoio con clessidre per poi attraversare di netto a sinistra su cengia sottile fino alla sosta. 30 m VI
L8. Salire dritti fino alla base di un diedro, raggirarlo a sinistra e poi dritti per rocce via via sempre più facili fino alla cima. 30 m V

Discesa: raggiunto  l'altipiano retrostante il pilastro tramite una cornice di collegamento (attenzione), si può raggiungere il sentiero che porta a Forte Monte e poi di nuovo a Ceraino (1.30 h). In alternativa, con 2 doppie da 30 m dall'ultima sosta della via "Occhi di Cesare" fino alla base della placconata e poi per ghiaione (ometti) di nuovo al sentiero di accesso nei pressi del Forte Ceraino.











Tiro chiave del Pilastro

Panoramica dalla forcella tra le Torri

Sulla sommità del Pilastro


Libro di Via

In discesa dal Pinnacolo 





venerdì 29 ottobre 2021

Dain - Il sole di David e Michelangelo (VII-, 235 m, VI+ obb.)

Zona: Dain (Sarche)
Sviluppo: 235 m
Esposizione: S
Tempo: 3 h
Difficoltà: VII-, VI+ obb.
Discesa: a piedi
Materiale: nda, friend medi
Relazione qui

Via Facsimile della vicina Scuola Pitagorica per bellezza e continuità se non fosse per lo strapiombo anticipato da un bel tiro su gocce dei tiri 4 e 5 che la differenziano per varietà di arrampicata. Le protezioni sono sempre sufficienti e la pulizia della roccia è impeccabile come tutte le vie di Heinz. Roccia ancora ruvida e gripposa rispetto alle vie che stanno sulla destra (Orizzonti, Moonbears..). Consigliata a chi padroneggia bene il grado su protezioni non vicinissime ma neanche lontane.









martedì 26 ottobre 2021

Rifugio Sette Selle - L'ora d'oro (90 m, 5c)

Zona: Rifugio Sette Selle (Lagorai) 
M. Leorato, C. Confente
Ottobre 2021
Sviluppo: 90 m
Esposizione: W
Tempo: 1 h
Materiale: friend medi, cordini 
Difficoltà: max 5c (da confermare)

Divertente via plaisir protetta a fix su porfido nero, si snoda tra muretti, diedri e brevi trasferimenti erbosi. Portare eventualmente qualche friend medio per diminuire la distanza tra le protezioni. Il caratteristico diedro denominato “CONZolino” si supera con bei passi con incastro di mano Si consiglia il concatenamento con le vicine vie multipitch del Roat Mauer: Vipera Turchina, Pic Nic ad Hanging rock oppure alla Falesia Sette Selle: Bubba Ho Tep o la Via del Gheppio.

Accesso: raggiunto il Rifugio Sette la struttura è ben evidente a Nord sulla sinistra della Falesia Sette Selle. Scendere brevemente davanti al Rifugio e risalire per sentiero fino alla pietraia, da li senza percorso obbligato fino alla base. Raggiunta la forcelletta con muretto a secco sotto alla Torre Makkia, scendere una decina di metri in direzione della Malga Cagnon, l’attacco è nel punto piu basso del pilastro.

Descrizione:
L1 Serie di muretti puntando all'evidente pilastro sporgente, si esce a sx su comoda cengia. 30 m 4b 
L2 Placca diedro di aderenza poi terreno facile verso sx su crestina, sosta sul canale erboso. 20 m 5a
L3 Si risale il pilastro nero sulla sinistra fino ad una strozzatura oltre la quale si raggiunge il diedro fessurato, pini con cordone. 20 m 5b
L4 Diedro fessurato da incastro con lama sporgente in uscita, segue facile e ultimo breve muretto. 20 m 5c

Discesa: con 3 doppie (20+20+30) direttamente nel canale erboso sotto la sosta 2 oppure a piedi raggiungendo prima la cima per facile cresta e poi lungo il canale a destra della struttura rocciosa (sentiero) facendo attenzione all’erba scivolosa. 












mercoledì 13 ottobre 2021

Dain - La Scuola Pitagorica e Hans Dülfer (VII-, 220 m, VI+ obb.)

Zona: Dain (Sarche)
Sviluppo: 220 m
Esposizione: S
Tempo: 3 h
Difficoltà: VII-, VI+ obb.
Discesa: a piedi
Materiale: nda, 14 rinvii
Relazione qui

Delle sempre affollatissime vie della Parete del Limarò questa è sicuramente una delle meno frequentate nonostante la roccia molto bella, ripulita e compatta, l'arrampicata sempre di soddisfazione. Necessario un friend medio-grande per il tiro del diedro obliquo. Protezioni distanziate dove le difficoltà si abbassano e fix con anello in prossimità dei beta. Assieme alle sorelle dello stesso apritore, si tratta di un'ottima alternativa in caso di coda sulle altre classiche della parete.








martedì 5 ottobre 2021

Turàn - Via Cielo del Nord (6a+, 200 m, 6a obb.)

Zona: Turan (Valdadige)
Sviluppo: 200 m
Esposizione: E
Tempo: 2 h
Difficoltà: 6a+, 6a obb.
Discesa: a piedi
Materiale: singola, 15 rinvii
Relazione qui

Dopo un'intera estate tra granito, porfido e dolomia, tornare sulle rocce calcaree di casa ha sempre un effetto piacevole. Da una giornata strappata alle nebbie delle Piccole riusciamo finalmente a ripetere la nuova via di NikoBeta e compagna, questa volta senza dover prendere il biglietto all'attacco. La via in località Turan in Valdadige, attacca una cinquantina di metri sulla destra del famoso Diedro degli Elfi, ormai una classica della valle. La via è ottimamente attrezzata a fix, le soste quasi tutte su resinati e la roccia è stata molto ripulita tanto che non abbiamo staccato quasi nulla. Qualche breve cengia terrosa non da assolutamente fastidio e i tratti, da altri valutati friabili, ci sono parsi invece solidi. Sui tiri lunghi sono necessari 15 rinvii. Lo stile di arrampicata varia da strapiombi a canne, bombè fino a gocce tipiche della Brentino Classica. La discesa a doppie sconsigliata in caso di cordate in avvicinamento o in via, ora con le corde fisse stese lungo tutte le balze rocciose rendono la discesa molto più sicura che in passato. 







lunedì 27 settembre 2021

Torre delle Vaccaresse - Via Comune (II+, 100 m)

Zona: Monte Novegno
Sviluppo: 100 m
Esposizione: SW
Tempo: 1 h
Difficoltà: II+ friabile
Discesa: doppie
Materiale: NDA, friend medi

Via di interesse più storico che alpinistico, salita per la prima volta nel 1903, in solitaria per una scommessa (in palio una “caciotta”) dal pastore G. Bortolan; sale per circa 100 m il punto di minor resistenza della torre slanciatissima che domina alta la Val Posina dal suoi 1468 m.Si raggiunge dal versante scledense attraverso la Busa del Novegno, dove si parcheggia l’auto nel grande slargo nei pressi di Malga Novegno dove, in stagione, si possono gustare ottime toselle e ricotte fresche.

Accesso: Dalla Busa di Novegno raggiungere i ruderi della Malga Vaccaresse lungo un sistema di trincee e camminamenti molto ben conservati (Postazioni di Vaccaresse). Quando si giunge in  vista della torre esattamente sulla verticale, proseguire oltre brevemente fino ad individuare una traccia poco marcata, con qualche rado ometto, che scende in costa verso sinistra il ripito faggeto in direzione della forcella della torre. Vecchio chiodo alla base.

 L1: Si salgono i gradoni erbosi fino alla base dei due camini, salire quello di sinistra con masso incastrato (su quello di destra è presente un chiodo, si tratta di una variante), continuare ancora leggermente verso sinistra per altri gradoni erbosi fino alla sosta su due chiodi. 55 m, II+.

L2: Si prosegue per gradoni con tracce di passaggio oltrepassando l’alberello a sinistra fino all’evidente cresta rocciosa. La si risale brevemente fino alla vetta prestando molta attenzione ai molti sassi mobili. Sosta su cavo di acciaio. 45 m, II+.

Discesa: con due doppie, la prima da 30 m fino ad S1, la seconda da 50 m fino alla base. Prestare attenzione a non smuovere sassi specialmente sulla prima doppia.

Risalita: dalla forcella risalire il canale boscoso ripido subito a ridosso della stessa, aggirare un risalto sulla sinistra e poi attraversare a destra fino a raggiungere una forcelletta dei pressi di una piccola torre. Da qui seguire tutta la cresta, prima mugosa e poi rocciosa che termina sull’osservatorio di guerra, quindi per bella trincea e poi sentiero in direzione della Busa di Novegno.


Vista della torre dall'Osservatorio militare
Attacco della via


Il Camino
La friabilissima cresta della cima
Vaccaresse e Pria Forà
Trincee
In rosso l'andata, in blu la risalita