Sviluppo: 285 m, 8L
Esposizione: E
Tempo: 4 h
Difficoltà: V-
Materiale: NDA, cordini e friends
Il nome rivela una caratteristica peculiare di questo percorso, una qualità di roccia delicata, che necessita di una buona sensibilità ed esperienza su questo tipo di percorsi. Tiri su roccia buona si alternano ad altri decisamente meno solidi. La parte centrale percorre uno spigolo arrotondato, da arrampicare con attenzione. Il percorso è attrezzato in maniera tradizionale con chiodi e qualche cordino in clessidra; possono essere utili fettucce e qualche friend, tutte le soste sono a fix.
Grandiosa la linea, dalla logica ineccepibile, lungo uno sperone di roccia molto evidente che da poco sopra il sentiero CAI 71 accompagna sino alla cresta sommitale del Cordespino, dapprima per un arrotondato spigolo, poi attraversando in alto una cengia molto scoscesa, sino agli ultimi due tiri su una parete leggermente appoggiata. Consigliata ad alpinisti che amano luoghi isolati, dove il grado e la qualità della roccia non siano l’elemento di maggior interesse, con una buona esperienza su percorsi con caratteristiche decisamente alpinistiche.
Attacco: dal parcheggio salire sino ad incontrare il sentiero CAI 71, continuare verso nord sino a superare la zona del Trapezio e, poco dopo l’uscita di Tres facile, un grande ometto sulla destra e due bolli rossi sul bosco sovrastante, che segnalano la verticale che scende dall’attacco. Da qui salire per 100 metri circa ai margini del ghiaione per libero percorso, sino a incontrare un pilastro che si supera a sinistra. Due evidenti clessidre alla base. h.0.25
Discesa: scendere per cresta verso sud, lungo un sentiero ben segnalato, sino ad incontrare gli ometti che indicano la discesa verso i Tessari (stessa discesa del Leone di Nemea). H.0.40
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