Sviluppo: 8 lunghezze
Esposizione: E
Difficoltà: 6b+ e A0
Chiodatura: Spit
Materiale: 15 rinvii, staffa
Discesa: Sentiero o doppie
Tempo: 4 h
Partecipanti: io, Teo, Andrea, Sandro
Il
meteo preannuncia il peggio, ma noi non diamo retta ai metereologi, infatti ci
avviamo verso Arco..Sta di fatto che la notte una pioggerella l’ha fatta e le
pareti son tutte bagnate, indi per cui, da buoni veronesi, super ripiego a
Brentino, non dopo una buona colazione alle Placche Zebrate.
La
via è poco ripetuta e quindi avrà buona roccia, inoltre con un tiro si
attraversa un pozzo carsico in piena parete, mi dico, WOOOOW da non perdere, andiamo
allora! Giunti all’attacco, la stessa vocina mi fa..mmmmmh meglio che lasciamo
giù lo zaino tanto la discesa è in doppia, ah si e poi la via è duretta, anche
per il secondo.
Sta di fatto che ci ritroviamo a ripete una via con tiri quasi tutti in artificiale A0, simpatici traversi espostissimi impossibili da liberare in quanto la roccia tirata con la cazzuola non offre la minima parvenza di un appoggio. Vale la pena ripeterla per l'inusuale attraversamento del cunicolo che si apre in aperta parete e l'ambiente "brentiniano".
Discesa consigliata in doppia per la via "31 Agosto" fino all'alberello. Da qui, senza traversi, seguire una nuova linea di doppie più diretta che conduce in un boschetto (sosta da rinforzare!!) che con un ultimo spettacolare salto nel vuoto conduce alla cengia basale.
Pic by A.Bosa |
Nessun commento:
Posta un commento