lunedì 6 luglio 2015

Il pilastro del Lago Secco

In Val Revolto, nel bel mezzo del "Lago Secco", quello vero, da non confondersi con l'opera di imbrigliamento realizzata dalla forestale, a monte del ponte sul "Pach" (torrente) a nord di Giazza, troviamo uno splendido monolite, perfettamente squadrato. Lo osserviamo ergersi in piedi nel bel mezzo di una radura tra i larici, quando scendiamo dal Rifugio Revolto per raggiungere l'alpe di Campobrun attraverso il sentiero che sale costeggiando la stretta forra dell'Enghetal, chissà quali forze della natura l'hanno condotto fin li proprio in quella bizzarra posizione, forse si tratta proprio di un enorme blocco erratico residuo di un antico ghiacciaio che avrà successivamente alimentato un lago che ora si conserva solo nella memoria della toponomastica della valle.
Se lo osserviamo da vicino, con stupore noteremo la compattezza di un un calcare bianco/grigiastro, che sul suo lato leggermente strapiombante sembra tirato a lucido dalla cazzuola di un muratore dispettoso, mentre dalla faccia più solare e leggermente appoggiata da un paio di anni sono comparsi degli spit...

Le vie sono in tutto 8, due sul lato strapiombante e sei sul lato leggermente appoggiato, non tutte hanno la catena quindi in alcune bisogna obliquare in uscita per raggiungere la catena accanto. L'arrampicata è quella tipica della placca verticale a tacche, di soddisfazione, per i gradi bisogna andare "a naso" in quanto non vi sono pubblicazioni a riguardo.

Buon divertimento.







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