lunedì 5 maggio 2025

Val Posina, El Mejo del Majo (VII, 160 m, V obb)

Zona: Sojo Lovalbante (Monte Majo)
Sviluppo: 160 m
Esposizione: S
Tempo: 3 h
Difficoltà: VII, V obb
Discesa: doppie
Materiale: NDA
Relazione 
seguita

La via, aperta dai fratelli Balasso nel 2021, cerca i punti deboli, correndo sullo spigolo sud-est del Pilastro Margàn, sul Sojo Lovalbante – o Dente di Cane, come fu ribattezzato dalle truppe italiane durante la Prima Guerra Mondiale. Si sviluppa su ottima roccia, in un ambiente solitario e suggestivo con esposizione a sud, ideale anche in giornate invernali asciutte. L’arrampicata è varia, su difficoltà contenute ma non banali, con due tratti più impegnativi (VI/VII) facilmente azzerabili. La via è consigliata ad alpinisti che arrampicano con spirito esplorativo. Chiodatura e soste tradizionali con chiodi e vecchi cordoni. Consigliato martello, qualche chiodo e una serie di friend medio-piccoli.

Nota storica: Il Sojo Lovalbante, importante caposaldo austro-ungarico, fu teatro di duri combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale. La cima ospitava un bunker inespugnabile con osservatorio, feritoie, mitragliatrici e un complesso sistema di gallerie tuttora visitabili.

AccessoDa Arsiero si prende la strada per Posina. Dopo circa 2 km da Posina, in direzione del Passo della Borcola, si raggiunge località Ganna. 50 metri oltre la vecchia scuola, svoltare a destra su una stradina stretta che in 1 km porta a Contrà Lambre. Parcheggiare nello slargo 100 metri prima della contrada. Seguire la carrareccia verso Casa Betta, quindi attraversare il prato antistante (privato) salendo al margine alto a destra. Entrare nel bosco seguendo ometti e un sentierino, superare tre grandi massi erratici e deviare a sinistra alla base del terzo, seguendo una ripida traccia ben segnata. Proseguire in direzione est tra pareti e valloni, superare un breve salto, entrare e risalire un vallone, quindi attraversarlo. Giunti a un anfratto, traversare 20 m su cengia e salire obliquamente a destra fino alla base del Pilastro Margàn (grande ometto all’attacco). Attenzione: durante l’avvicinamento, in particolare nei tratti boschivi e nei prati, è frequente la presenza di zecche. Si consiglia abbigliamento adeguato e controllo al termine dell’escursione. 55 minuti da Lambre.

Descrizione:

L1 – IV, V, un passo di VI e uno di VII-. Tiro vario e sostenuto prevalentemente in fessura.

L2 – III, IV, un passo di V. Più facile, di collegamento.

L3 – IV, V, un passo di V+. Sezione tecnica e ben protetta.

L4 – IV, V, un passo di VI-. Pilastro e poi traverso tecnico a sinistra.

L5 – IV, V, un passo di VI e uno di VII. Due placche verticali in sequenza.

L6 – II. Breve trasferimento su cresta erbosa.

L7 – IV, V. Tiro finale su larga fessura.

DiscesaDalla sosta del 5° tiro (libro di via) abbiamo due opzioni: calarsi con 2 doppie 45+60 m  fino alla base, oppure scalato anche L7 proseguire per la lunga cresta (tratti di IV e una calata da 25 m) fino a raggiungere il sentiero 511 che attraverso il Passo del Colombo in circa 40 minuti riporta a Contrà Lambre.


L1

L4

L5


Ph credits GRRC

Ph credits GRRC




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