lunedì 26 maggio 2025

Pezòl, Via Dante Dassati (VI+, 210 m, V+ obb.)

Zona: Bolognano
Sviluppo: 210 m
Esposizione: S
Tempo:2 h
Difficoltà: VI, V+ obb. R1
Discesa: a piedi
Materiale: nda

Si tratta di una via storica aperta l’11 agosto 1974 da Enrico Leonardi e Marco Vecchi e dedicata a Dante Dassatti, comandante della Brigata Garibaldi. Con le Fiamme Verdi e il Battaglione Operaio Fiat, Dassatti contribuì a liberare Riva del Garda e Arco dalle truppe naziste in ritirata, evitando che le due città venissero bombardate. Pur citata già nel 1983 nella prima guida di arrampicata di Arco, Vie di roccia e grotte dell’Alto Garda, assieme alla via del Diedro e della Parete Sud, rimase per decenni nell’oblio, coperta di vegetazione e con roccia sporca e friabile. Il rilancio del settore avvenuto dal 2017 e quasi parallelamente tra i team di Brighente con la "Cresta del Pezol" (febbraio 2017) e quello di Grill ("Sulle pance del Pezol" ottobre 2017), ha dato slancio all’apertura di numerosi nuovi itinerari su ottima roccia e difficoltà contenute, grazie alla pulizia sistematica. Il restauro e il raddrizzamento degli ultimi due tiri di questa linea storica sono opera di F. Kuckner e compagni, che l’hanno ripristinata nel dicembre 2020.

Accesso:
Da Bolognano (TN) si parcheggia bordo strada a questo tornante 45° 54′ 59.8″ N  10° 55′ 22.0″ E
 (pochi posti auto). Oltrepassare la sbarra, proseguire sulla sterrata e, al masso con bolli scendere a sinistra. Ad un bivio nel bosco con gli attacchi della parete dell'IR inferiore continuare dritti. Dalla cengia rocciosa ignorare un secondo bivio (discesa) e continuare in leggere salita e superato un ghiaione si giunge alla parete contraddistinta dal grande diedro dove sulla destra si sviluppa la nostra via. L'attacco si trova sulla sinistra della via Cercando la Trincea (scritta azzurra, clessidra). 20 min.

Descrizione:

L1 – 25 m, V. Placche appoggiate con breve traverso a destra.
L2 – 30 m, VI. Bella costola e poi placca compatta.
L3 – 30 m, V+. Placca, muretto verticale finale.
L4 – 20 m, V-. Camino terroso oltre lo spigolo (sosta facoltativa).
L5 – 20 m, VI-. Fessura verticale, traverso su placca.
L6 – 30 m, VI+. Strapiombo atletico, poi placche a fessure.
L7 – 30 m, IV. Muretto friabile e placca fino al boschetto dove terminerebbe la via.
L8 – 30 m, V. Dalla cengia proseguire per la via Claudia fino ad un secondo boschetto.
L9 – 25 m, V. Ultimo bel pilastrino della Claudia che permette di uscire direttamente sulla Cima.

Discesa:
Dalla panchina salire fino al grande traliccio; scendere sul sentiero (tratti attrezzati) fino alla palina “Garda Trek”, quindi prendere a sinistra (ometto) per ricongiungersi al percorso di avvicinamento e rientrare all’auto.

L1

L3

L5

L6

Foto dalla scheda ANPI di Dante Dassati

Relazione originale

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