Dislivello: +2630 m, 1400 m la via
Esposizione: SW
Difficoltà: AD
Protezioni: friends medi
Materiale: alpinistico completo
Discesa: Via normale
Tempo: 17 h
Un sogno realizzato, una delle vie normali più difficili e complesse delle Alpi, passando per il rifugio più antico delle Alpi, il Boccalatte, anno di erezione 1880 su suggerimento dello stesso Whymper. Un rifugio ricco di storia, unico nel suo genere per posizione ed esposizione, un nido d'acquila con un trrazzo a 400 metri sul ghiacciaio di Plampiceaux, "qui è morto il famoso alpinista cieco Toni Gianese" mi racconta il simpaticissimo gestore Franco Perlotto, "prima del restauro del rifugio non c'era il parapetto in legno ma solo un cordino" continua "inoltre abbiamo portato via molti sacconi di rifiuti con l'elicottero addirittura certi alpinisti defecavano all'interno del rifugio", tutto questo ha portato ad un graduale abbandolo della via normale da parte delle Guide vista la mancanza di un punto di appoggio utilizzabile. Dal 2016 grazie alla volontà del Cai Torino, e dopo un lavoro di 4 anni a porteriori, il rifugio è finalmente fruibile e la via normale inizia ad essere affollata come un tempo. Ritornando alla nostra via, in aggiunta alle innumerevoli relazioni presenti in rete, mi sento di consigliare la salita per la Whymper Ridge (o Rochers Whymper), ovvero la via su cresta rocciosa percorsa dai primi pionieri per raggiungere le sommità delle Grandes Jorasses, meno esposta ai pericoli oggetti certamente, ma vista l’ora a cu si effettua la salità (molto presto, partenza alle 2.00 dal Rifugio) tali pericoli non sono così marcati. Lo sono invece al rientro per il riscaldamento del manto nevoso, in particolare il traverso che separa la cresta detta Reposoir e i Rochers è sottoposta a scariche di sassi, e la reputo ben più pericolosa del traverso che si fa in discesa sotto al serracco Whymper ormai caduto nel 2014.
I passaggi delicati su serracchi e ponti di neve precari da
segnalare sono:
-Ponte di neve prima
del Reposoir,
-Ponte e serracco dopo il Reposoir (qui al ritorno ci siamo
calati su corpo morto perchè la neve era veramente marcissima),
-Terminale per raggiungere i Rochers Whymper dopo il
traverso.
Nel complesso la via ha un ampia sezione di arrampicata e
disarrampicata su ottimo granito a blocchi , raramente instabili, con passaggi
aggirabili che vanno dal II al V da affrontare in conserva assicurata con friend
medi e cordini.
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