Sviluppo: 125 m
Esposizione: Est
Difficoltà: V+, A2
Protezioni: fix da 8 mm e golfari
Materiale: 23 rinvii, 2 staffe, 2 longe e fifi
Breve ma emozionante via di approccio al mondo dell’artificiale,
aperta dal leggendario D. Filippi, quindi una vera instituzione del campo.
Supera nel suo centro un grande tetto di circa 10 metri molto caratteristico e
facilmente identificabile nel settore Mamma Olga sulle Pale Basse (Brentino). Arrampicata
mista libera-artificiale nei tratti verticali, protetta da fix da 8 mm,
piastrine artigianali e talvolta chiodi e clessidre. Golfarini da 8 mm sul tiro
strapiombante e soste con doppio da fix da 10 mm rendono il tutto sicuro ed
ideale per il neofita di questa disciplina. Il tiro clou è ben chiodato e non faticoso, all’uscita ci
sono alcuni blocchi instabili in concomitanza del chiodo nero, risulta inerbito
anche il tratto verticale che porta alla sosta. L’ultimo tiro presenta roccia
molto lavorata tipica della zona dei Tessari e al contrario della relazione lo si può
benissimo arrampicare in libera. Noi abbiamo optato per l'uscita nel bosco con
sosta su albero e facile discesa per il sentieri di accesso alle vie sulla Pala
del Boral. Dettaglio tecnico: alcuni fix da 8 risentono dei ripetuti
strattonamenti delle staffe e quindi consigliabile portare una chiave inglese
per tirarli e rendere così un piacere anche a chi la percorrerà dopo di noi.
Buoni staffaggi a tutti.
Primo tiro di arrampicata mista |
In arrivo sulla sosta sotto il tetto |