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domenica 19 maggio 2024

Pilastro Bianco al Boomerang: una via dell'accademico Silvio Campagnola

Zona: Valdadige, Boomerang
Sviluppo: 115 m
Esposizione: E
Tempo:2-3 h
Difficoltà: 6b+(6a obb.)
Spittatura: S1
Discesa: a piedi o in doppia
Materiale: 12 rinvii, mezze

Bella via del 1995 aperta con poche protezioni e dal basso dal prematuramente scomparso accademico veronese Silvio Campagnola (Ciba), autore della ben più nota 31 agosto, apritore-ideatore della via capolavoro Perla Nera e grandissimo esploratore del Vallone delle Lede in Val Canali (Pale di S.Martino). Il sapore classico della linea si intuisce dalla ricerca della linea naturale di minor resistenza, tuttavia le varianti sportive su L4 e L5. aperte (giustamente) per evitare i tratti appoggiati che inesorabilmente si inerbiscono qui a basse quote, ne snaturano un po' la "classicità".

Accesso: dal parcheggio bordo strada in località Turan, si prende la traccia con sbarra sulla destra prima della fabbrica. Seguire il sentiero lungamente fino a superare il traliccio e in corrispondenza di un grosso ometto si sale per lecceto a sinistra. Dopo vari tornanti e alcuni tratti di corde fisse si giunge al bivio con il sentiero Tomelleri (targa). Costeggiare le pareti verso sud per un centinaio di metri (fisse) fino all'attacco in corrispondenza del n°4.

Descrizione:
L1 Partenza lichenosa e friabile poi spiana e quindi si vegeta, tenere la linea di spit a destra. Sosta su comoda cengia. 20 m 6a.
L2 Partenza difficile data in A0 con poco per mani e piedi, poi anche qui sgrada (cordoni) fino alla spettacolare traversata che conduce sotto al diedro bianco, catena. 30 m 6b+ A0 passi, poi 4c.
L3 Bellissimo diedro fessura aereo con tratti atletici, sosta su clessidre in nicchia. 25 m 6a+.
L4 Non seguire l'originale dismessa verso destra (cordone e tasselli senza piastrine) ma la linea di spit sulla sinistra. Bella placca inerbita fino alla sosta con catena su cengia comoda sulla destra. 20 m 6a e 5c
L5 La linea originale è quella di destra: partenza di equilibrio, sezione facile e poi muro strapiombante dato in A0 fino alla catena. 20 m 6a e 6b+ A0.

Discesa: consigliata in doppia (CD1 20m CD2 55m  CD3 15 m). Per i più avventurieri è possibile scendere a piedi non sostando sull'ultima catena ma su alcune clessidre 5 metri sopra al ciglio della parete. Si prosegue poi verso destra fino ad un passaggio tra le rocce a sinistra. Da qui in verticale e poi verso sinistra andando ad intercettare la forestale. Seguirla verso sud fino ad un ometto sulla sinistra: inizio Sentiero Tomelleri. Inizialmente il sentiero è invaso dall'erba ma man mano che ci si avvicina al ciglio migliora (zecche!). In prossimità di una radura in vista del Cordespino il sentiero scende ripido (ometto e fissa), dopodichè costeggia tutte le spettacolari pareti strapiombanti verso nord con qualche tratto esposto (fisse) fino a giungere alla targa Tomelleri. Da qui a ritroso al parcheggio. 1 ora. 





Relazione da Guida Zanini, anni 2000




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