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lunedì 12 giugno 2023

Sojo del Fogo (Cornetto) - Via Senza Chiodi (V, 200 m)

Zona: Piccole Dolomiti
Sviluppo: 200 m
Esposizione: NE
Tempo: 3 h
Materiale: cordini, qualche friend
Difficoltà: IV-V
Protezioni: clessidre, 1 chiodo.

Facile e bella via quasi tutta a protezioni naturali, alcuni cordini in loco sono da verificare e/o rinforzare con i propri. La vicinanza con "Le do more" disturba su L3 specialmente se l'altra via è affollata ci si trova in una sorta di collo di bottiglia. Il primo tiro è sovente umido ma dopo piogge frequenti possiamo trovare bagnati anche L2 e L5, comunque la presenza di ottimi appigli sui tratti chiave permette di passare anche con il bagnato.

Accesso: dal grande parcheggio prendere la traccia evidente sulla sinistra del prato soprastante che conduce alla falesia Montagna Viva (attenzione numerose tacce e ometti anche fuorvianti), la traccia corretta la si riconosce perché al limite tra prato e bosco attraversa il recinto di filo spinato attraverso un cavalletto in legno. Salire tenendo la destra al primo bivio (bolli gialli, traccia più marcata) poi salire lungamente sempre verso sinistra. Prima di arrivare alla falesia e all’attacco della via “Le do More” mantenersi bassi e tenere una taccia verso sinistra. La via attacca 2 tiri più in basso e a sinistra della via Le do More partendo dal bosco nel punto più basso in prossimità di una larga fessura umida che porta ad un intaglio, cordini e ometto alla base. Qual’ora si sbagli e si risalga leggermente verso sinistra si troverà un altro cordino che indica l’attacco della via “Spigolo del Fogo”, evidente perché presente un largo e profondo camino sulla destra (Camino della Luna, variante di attacco alla via stessa). 20 min.

Descrizione:

L1: risalire la fessura umida fino a sostare sull’intaglio. 25 m, III, IV

L2: vincere la bella placca soprastante poi per gradoni si perviene nei pressi dell’attacco della via “Le do more”. 25 m, V, III

L3: Salire parallelamente alla via sopra citata ma stando sulla sinistra dello spigolo, sostare su uno spuntone, sosta in comune. 25 m, III, IV

L4: Tiro in comune con  la via Le do More, a al termine del tiro l’altra via si stacca e prosegue verso destra. Sosta ancora in comune oppure se affollata se si sale ancora un po' sotto alla placca con cordone si può sostare su radici. 25 m, III, IV+

L5: Bella placca tecnica con traverso verso sinistra per riprendere lo spigolo, presente l’unico chiodo della via. Poi più facile fino a sostare su comoda cengia sempre su radici o più in alto nei pressi del libro di via.  40 m, V

L6: Facili gradoni per poi spostarsi a sinistra per sostare sul filo dell’aereo spigolo con numerose clessidre. 30 m, IV

L7: Ultimo risaltino facile poi cresta verso destra in cui si cammina fino alla sosta di calata su spit posta sulla vetta. 20 m, III, II

Discesa: con una doppia da 30 m fino alla base, successivamente una breve fissa porta nel vajo “Cassa da Morto” che si scende tra grossi massi fino alla falesia. Da li per traccia evidente nel faggeto a ritroso fino al parcheggio.

Attacco della via. Ph. Emiliano Nalli

L2. Ph. Emiliano Nalli

Ph. Emiliano Nalli

Ph. Emiliano Nalli

Ph. Emiliano Nalli

Ph. Emiliano Nalli

Ph. Anton Colportore


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