Sviluppo: 200 m
Esposizione: NE
Tempo: 3 h
Materiale: cordini, qualche friend
Difficoltà: IV-V
Protezioni: clessidre, 1 chiodo.
Accesso: dal grande parcheggio prendere la traccia evidente sulla sinistra del prato
soprastante che conduce alla falesia Montagna Viva (attenzione numerose tacce e
ometti anche fuorvianti), la traccia corretta la si riconosce perché al limite
tra prato e bosco attraversa il recinto di filo spinato attraverso un cavalletto
in legno. Salire tenendo la destra al primo bivio (bolli gialli, traccia più marcata) poi salire lungamente sempre verso sinistra. Prima di arrivare alla falesia e all’attacco della via “Le do More”
mantenersi bassi e tenere una taccia verso sinistra. La via attacca 2 tiri più
in basso e a sinistra della via Le do More partendo dal bosco nel punto più
basso in prossimità di una larga fessura umida che porta ad un intaglio, cordini
e ometto alla base. Qual’ora si sbagli e si risalga leggermente verso sinistra
si troverà un altro cordino che indica l’attacco della via “Spigolo del Fogo”,
evidente perché presente un largo e profondo camino sulla destra (Camino della
Luna, variante di attacco alla via stessa). 20 min.
Descrizione:
L1: risalire la fessura umida fino a sostare sull’intaglio. 25 m, III, IV
L2: vincere la bella placca soprastante poi per gradoni si perviene nei pressi dell’attacco della via “Le do more”. 25 m, V, III
L3: Salire parallelamente alla via
sopra citata ma stando sulla sinistra dello spigolo, sostare su uno spuntone,
sosta in comune. 25 m, III, IV
L4: Tiro in comune con la via Le do More, a al termine del tiro l’altra
via si stacca e prosegue verso destra. Sosta ancora in comune oppure se affollata
se si sale ancora un po' sotto alla placca con cordone si può sostare su radici.
25 m, III, IV+
L5: Bella placca tecnica con
traverso verso sinistra per riprendere lo spigolo, presente l’unico chiodo
della via. Poi più facile fino a sostare su comoda cengia sempre su radici o
più in alto nei pressi del libro di via.
40 m, V
L6: Facili gradoni per poi
spostarsi a sinistra per sostare sul filo dell’aereo spigolo con numerose
clessidre. 30 m, IV
L7: Ultimo risaltino facile poi
cresta verso destra in cui si cammina fino alla sosta di calata su spit posta
sulla vetta. 20 m, III, II
Discesa: con una doppia da 30 m fino alla base, successivamente una breve fissa porta nel vajo “Cassa da Morto” che si scende tra grossi massi fino alla falesia. Da li per traccia evidente nel faggeto a ritroso fino al parcheggio.
Attacco della via. Ph. Emiliano Nalli |
L2. Ph. Emiliano Nalli |
Ph. Emiliano Nalli |
Ph. Emiliano Nalli |
Ph. Emiliano Nalli |
Ph. Emiliano Nalli |
Ph. Anton Colportore |
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