Zona: Monte Cengio (Asiago)
Sviluppo: 180 m
Esposizione: SE
Tempo: 3 h
Difficoltà: VII+, VI obb.
Materiale: NDA, 15 rinvii
Sulla destra della battutissima "Erica e Alice" al Monte Cengio, corre la via "Shine on you crazy diamond" il famoso pezzo dei Pink Floyd e le carattesitiche della sua arrampicata risiedono tutte nel nome stesso: 1 traverso pazzo e 3 bei tiri sulle placche grigie compattissime del "diamante" che forma la cuspide finale che termina appena sopra la granatiera. La parte iniziale se pur discontinua alterna tratti di ottima roccia a tratti erbosi. La chiodatura caratteristica alla Balasso è sicura ed abbontante, fix artigianali sui passi più difficili ed alle soste, insomma è diventata una super classica che ha un pò oscurato la più vecchia via mista libera-artificiale dei Meneghini che viene intersecata due volte. La relazione dettagliata è presnete sulla guida delle Piccole Dolomiti di Casarotto, riportiamo di seguito la nostra impressione sui tiri.
Avvicinamento: dal parcheggio del Rif il Granatiere scendere alla base delle pareti costeggiandole tutte verso ovest fino all'attacco risalendo brevemente il canale.
L2: in verticale sulla fessura svasa poi per diedro fessurato erboso, sosta comoda sopra un ultimo muretto.
L3: tiro erboso e bruttino, di raccordo allo spigolo.
L4: traverso pazzo che parte su cornice esposta per poi proseguire in discesa in direzione del centro del canale. Ottimamente attrezzato per eventuale A0. In basso si vede la sosta della Meneghini che qui incrocia.
L5: trasferimento di 5-6 m su cengia verso destra, eventualmente unibile al tiro precedente.
L6: tiro su placca verticale con partenza abbastanza ostica, sosta a sinistra in prossimità dello spigolo.
L7: lunghezza lunga su placca verticale tecnica ed esigente una volta raggiunta la cengia non farsi ingannare dal libro di via della via Meneghini sulla sinistra ma proseguire per altre 3 rinviate (chiave) fino alla sosta.
L8: sempre placca tecnica verticale a buchi, seguire gli spit a sinistra (a destra incrocia di nuovo la Meneghini) man mano le difficoltà diminuiscono fino ad arrivare sulla punta della piccola torre sopra al sentiero della Granatiera.
Discesa: si scende con una doppia di 10 m nel pressi del sentiero oppure come recita Schiro nel suo Arrampicario, "si salta con coraggio il camino sopra il sentiero e per facili roccette fino alla croce di vetta" soluzione ora sconsigliata visto l'aggiunta delle reti di protezione e il numeroso afflusso di turisti sul sentiero.
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