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martedì 8 gennaio 2019

Brentino: L'aldilà può attendere

Zona: Brentino, Pale basse
Sviluppo: 150 m 
Tempo: 3 ore 
Esposizione: E
Difficoltà: 6b (6a+ obb.)
Materiale: 14 rinvii


Recente ed interessante via, aperta da S. Coltri in solitaria dal basso e dedicata romanticamente alla compagna Giuliana quando si trovava ancora convalescente dopo una brutta esperienza che ha quasi del miracoloso sulla Pedra Longa in Sardegna. Si sviluppa su uno spalto roccioso che si aggiunge così alla serie delle “Pale Basse” di Brentino, immediatamente più a sud di Mamma Olga e quasi a ridosso di Preabocco. Il primo tiro in traverso ascendente verso sinistra, su gialli permette di superare la fascia strapiombante nel suo punto più debole, i due verticali tiri successivi permettono di raggiungere una breve fascia boscosa. Superata quest'ultima, un breve e facile tiro appoggiato e su gocce conduce alla placca chiave, via via sempre più verticale e tecnica, che si risolve con breve abbassamento verso sinistra. Dalla cengia comoda con libro di via, con un ultima facile lunghezza si è sul bosco sommitale. 
Nonostante sia passato poco più di un anno dall'apertura purtroppo alcuni tagli hanno rigermogliato e disturbano un pò la progressione in un paio di passaggi, prese un pò sporche di terra vista la presenza del bosco sommitale possono infastidire i più pignoli. Per scendere abbiamo deciso di proseguire nella macchia aprendoci un varco tra i lecci e in una decina di minuti, tenendo sempre leggermente la destra, siamo giunti alla base della placca del Desiderio Sofferto sul Sass de Mesdi. Questa soluzione di discesa a nostro riguardo sarebbe da valorizzare dalle future ripetizioni in quanto consente bei concatenamenti con le vie soprastanti ed evita così il noioso e ripido avvicinamento a questo settore.



A sinistra la nostra via, in blu la traccia per raggiungere le vie del Sass de Mesdì






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