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venerdì 12 ottobre 2018

Monte Pastello: Via delle quaranta galee (VII, 210 m, VI obb.)

Zona: Monte Pastello, Valdadige
Sviluppo: 210 m 
Tempo: 4-5 ore 
Esposizione: W
Difficoltà: VII (VI obb.)
Materiale: Nda 
Apritori: Confente-Gianesini-Leorato

Via che cerca la sezione più debole della parete centrale del Pastello, segue un’evidente linea di grigi che si insinua tra gli strapiombi fino a ricollegarsi ad un fuso verticale di roccia ottimamente lavorata rappresentato dallo spigolo destro di un grande camino. Esposizione e quota la rendono una parete assai fresca, panorama unico nel suo genere su Baldo e lago di Garda. Difficoltà continue e verticalità la rendono una via abbastanza impegnativa e da non sottovalutare nonostante sia ottimamente attrezzata (ritiro in doppia possibile anche con singola da 60, soste con anello). Necessari friend medio piccoli per integrare vista la lunghezza delle protezioni in certi tratti. Roccia buona nel complesso ma un pò delicata nei tiri centrali, in alcuni punti alcune toppe d’erba possono disturbare la progressione.

ATTENZIONE! EVITARE DI PERCORRERE LA VIA IN PRIMAVERA PER NIDIFICAZIONE DEL FALCO PELLEGRINO

Accesso:
700 metri prima di Forte Masua arrivando da Cavalo (frazione di Fumane, VR) prendere una strada sterrata sulla sinistra in località Molane (880 m), palina CAI del sentiero Molane-Dolcè. Parcheggiare al bivio o seguire brevemente la sterrata fino alla sbarra con slargo. Si segue il sentiero CAI in discesa prima per pascoli, poi per faggeto. Poco dopo aver oltrepassato un cancello per il pascolo si trova un cartello naturalistico sulla sinistra, abbandonare quindi il sentiero CAI che scende ripido e prendere la traccia sulla sinistra. Questa mantiene la quota per poi perderla brevemente nei pressi di un vecchio fronte di cava. Oltrepassato un vecchio rudere si continua in piano e poi in leggera salita fino a scavalcare una sella. Da qui sempre mantenendo la quota, oltrepassata una radura ci si trova alla base dello spigolo. Costeggiare e superare tutto il grande zoccolo verso sud, arrivando così con un’ultima salita terrosa, nella sezione centrale della parete dove si troverà il nome della via e un cordone (50 min).

Descrizione
Tiro 1: partenza su parete appoggiata e ben lavorata nel quale è possibile piazzare qualche friend. Si arriva così ad un primo muretto e poco sopra si vede il primo spit. Il passo richiede decisione per poi continuare con una leggera S dapprima verso destra poi sinistra, poi continuare sulla verticale sino alla cengia. L’uscita su cengia ripida ed erbosa è resa sicura grazie ad una fissa agganciata alla prima sosta. 40m - VI+. 6 spit 6 chiodi.

Tiro 2: attaccare l’evidente diedro a destra della sosta, percorrerlo fino ad breve tratto strapiombante ma ben ammanigliato. La via continua in un diedro sulla verticale del primo fino a giungere ad una placca lavorata ed una comoda sosta. 25m - V+ 4 spit 2 chiodi.

Tiro 3: la linea continua in un diedro molto aperto e confluisce in un restringimento, a sinistra di uno spigolo. Questa parte richiede un paio di passaggi decisi per uscire da un tratto aggettante che offre pochi appoggi per i piedi sul lato sinistro. Una volta alzati bene i piedi cercare una bellissima lama sul lembo sinistro per poi fare qualche passo dietro ad uno spuntone/lama. Quest’ultimo va scavalcato a destra per continuare poi 4-5 m in orizzontale fino alla sosta su appoggi ben spianati e comodi. 25m - VI-. 3 spit 3 chiodi.

Tiro 4: proseguire verticalmente su una placca ben lavorata puntando ad un pilastrino leggermente a destra, montarci sopra e traversare pochi metri a destra su una piccola cengia erbosa. 25m - V+.

Tiro 5: traversare a destra superando lo spigolo, poi verticalmente nel diedro e terrazzino. Continuare diritti lasciandosi il profondo camino sulla sinistra e salire le placche successive, in questo tratto l’erba può disturbare un pò. La sosta è in corrispondenza dell’inizio di un evidente diedro che parte da un terrazzino. 20m - VI+ 7 spit 1 clessidra attrezzata.

Tiro 6: percorrere il diedro seguendone la linea, si arriva ad un grosso masso a lama e poi, sempre verso destra ad un masso incastrato alla base di uno stretto e profondo camino. Rimontare sul lato destro del camino per poi traversare a sinistra fino alla sosta, passaggio delicato. 15m - VI+. 2 chiodi 1 spit 2 cordoni.

Tiro 7: affrontare la placca successiva in Dulfer con la fessura del diedro e rimontare il pilastrino a sinistra. Sempre verso sinistra si superano alcune placche molto lavorate che offrono prese molto buone ma a volte nascoste. Il tiro è abbastanza intenso, si possono integrare friend medio piccoli o dadi. 20m - VII. 4 spit 2 chiodi.

Tiro 8: Rimontare l’evidente pilastrino dove le difficoltà di abbattono fino ad arrivare ad una breve cengia erbosa; da essa seguire il facile diedro fino alla sommità; una volta sbucati dalla parete la sosta e sulla sinistra, libro di via sotto ad una grande lama. 30m V+. 2 spit, 2 cordoni.


Discesa: Dall’ultima sosta con libro di via seguire i numerosi ometti nel bosco verso sinistra faccia a monte e poi con lunga traversata verso destra. Arrivati ad una prima piccola radura la si costeggia in salita giungendo così ad una seconda più ampia, qui si segue la traccia aggirando un albero isolato sulla sinistra e attraversando un gruppo di cardi si perviene ad un sentiero che brevemente porta alla mulattiera che conduce in discesa all’auto (30 min).





Il nuovo avvicinamento in viola attraverso la vecchia cava conduce direttamente
sotto allo spigo senza dover risalire faticosamente il bosco (traccia in giallo)


Sbarra da dove parte il sentiero CAI Molane-Dolcè


Lo spigolone del Pastello


Primo tiro




Secondo tiro, in apertura invernale


Il paretone


Sui tiri centrali durante la prima ripetizione




Sosta del penultimo tiro

Galeas per montes conducendo..Ceraino anno 1438

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