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martedì 19 giugno 2018

Altarknotto: la Diretta Supernatural

Zona: Valdastico, Rotzo
Sviluppo: 190 m
Esposizione: S-O
Difficoltà: VII passi di VIII (VI obb A0)
Protezioni: Chiodi
Materiale: N.D.A.
Cordata: Leorato-Sganzerla (seconda ripetizione)
Relazione qui


Scagno del Diavolo per gli abitanti del fondovalle, Altar Knotto per i cimbri dell’Altipiano mai come in questa propaggine rocciosa dei Sette Comuni che precipita sulla Valdastico si sono alternate leggende e credenze, in sospeso tra il bene e il male, in sospeso come il masso che incredibilmente sfida le leggi della fisica sul ciglio della parete, con il suo baricentro così evidentemente fuori asse. Un antico altare dei  popoli precristiani, i quali propiziavano le divinità e gli spiriti dei boschi che abitavano la vicina punta Alta Burg ovvero “Borgo degli Dei”,  si credeva nell’antichità che questo monolito emanasse energie positive e che dentro o sotto di esso, si nascondessero i Genj e i Nani.
Versione totalmente contrapposto alle leggende di fondovalle, decisamente più contemporanee, le quali narrano che il diavolo vi si posasse una volta l’anno per nascondere il proprio tesoro sotto il masso e che sotto di questo vi fosse la porta per scendere negli inferi. 
Dopo questa doverosa introduzione riusciamo a capire lo spessore e la forte emotività della linea tracciata dalla ormai collaudata cordata Stefani-Toldo, la quale per prima ha posato gli occhi e poi dopo un pò di tempo anche i primi chiodi. Chiodi sicuri e ben posizionati quindi, non spit, mantenendo inalterato lo stile di arrampicata di questi luoghi dalla fortissima tradizione alpinistica classica, totalmente opposta ad altre realtà e tendenze di questi ultimi decenni, un esempio tra tutte la Valdadige in cui, nascosti dietro alla scusa della sicurezza, si denigrano deliberatamente le vie aperte con questo stile. 
Andando a parlare della via vera e propria, essa possiede già tutte le caratteristiche delle vie di successo: ambiente ameno e lussureggiante, chiodatura sicura con soste ottime tutte a tre punti, passi duri eventualmente azzerabili, avvicinamento e discesa comoda, e non per ultima l’originalità e la curiosità del percorrere l’ultimo tiro dell’altare così precario ed in bilico per poi sbucarne in vetta tra la curiosità e lo stupore degli escursionisti.
Detto questo non posso fare altro che invitarvi a scaricare la relazione ufficiale che potete trovare linkata su questa pagina e di andare a farci un giro, scoprirete come è successo a noi, di venire a conoscenza di questi posti quasi segreti e tenuti gelosamente custoditi dai soli locals. Attenzione però non si tratta di una via plaisir e va affrontata da cordate che hanno dimestichezza con questo tipo di roccia e difficoltà.  


Autoscatto di "vetta"

Primo difficile tiro con passi di VII ma ben protetti


Sul secondo tiro di V su roccia molto delicata

In uscita dagli strapiombi

L'ultimo tiro con passo di VII+




In partenza sul tiro dell'altare









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