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mercoledì 31 maggio 2017

Spigolo Jori

Zona: Pomagagnon, Punta Fiames
Sviluppo: 16 lunghezze, 580 metri
Esposizione: S-O
Difficoltà: V+ A0
Protezioni: Chiodi di passaggio
Materiale: Dotazione alpinistica completa
Discesa: Ghiaione di Forcella Pomagagnon
Tempo: 6 h la via, 1.30 h la discesa



Aperta la stagione dolomitica 2017 con una via simbolo della conca Cortinese, una via senza problemi di rientri ancora innevati grazie alle nevicate tardive, la Jori non necessita di presentazioni o lungaggini di vario tipo.
Ampio parcheggio a bordo strada, avvicinamento evidente e non eccessivamente lungo, esclusi i sali scendi dell'ultimo tratto che richiedono attenzione e passo fermo (incidenti in passato sono avvenuti proprio qui, attenzione). I primi 5 tiri in comune con la Dimai sono facili e poco protetti/proteggibili (leggasi: Colatoio), ma comunque divertenti. Giunti dopo 50 metri di cengia sul vero spigolo la musica cambia subito e si è alle prese con l'ulto! 
Arrampicata tecnica e V sostenuto si alternano a tiri corti e facili in questo modo si guadagna rapidamente quota ed in breve si giunge alla piccola croce di vetta che offre un panorama impagabile.

Tiri da mezionare: 
  • Tiro dopo il trasferimento: camino unto.
  • Tiro della placca verticale che termina sul pulpito: placca unta.
  • Tiro della piramide umana: cordoni su sassi incastrati, unto. (chiave)
  • Tiro del tetto triangolare: esposizione unta.
  • Tiro della fessura gialla: fessura gialla unta con resinati.

Tutto il resto è puro divertimento ;)

















domenica 21 maggio 2017

Indiretta Carretta-Sgreva

Zona: Sengio Alto, Mt. Baffelan, parete sud
Sviluppo: 400 m
Esposizione: Sud
Difficoltà: VII A0 
Protezioni: chiodi
Materiale: dotazione alpinistica standard
Data ripetizione: 21/5/2017
Accesso: Da Campogrosso lungo la strada del Re, che si lascia in corrispondenza dell'evidente canale che scende dalla parete sud del Baffelan.
Discesa: Via normale al Baffelan

Una bella via a torto semi sconosciuta, ripetuta da pochi e temuta dagli altri, dove molte cordate di forti si sono perse, si sono calate nel vajo del Baffelan e al loro ritorno hanno contribuito in questo circolo vizioso circondandola di un aura di mistero. Noi l'abbiamo percorsa per voi, ci siamo persi, sul più bello abbiamo ritrovato la retta via e siamo giunti fino alla vetta. Attenzione, nel contenitore manca il libro di via, se qualche gentile alpinista volesse contribuire credo farebbe un grosso piacere anche agli apritori.
Tiro 1
Risalire per toppe d'erba e mughi l'intaglio a destra del Vajo del Baffelan, fino ad un grosso golfaro sotto un albero. Aiutano alcuni spit di una vicina via sportiva. 50 mt III

Tiro 2
Salire il liscio camino in verticale fino ad un evidente albero dove si sosta. 45 mt III

Tiro 3
Superare l'albero sulla destra e risalire lateralmente l'evidente pilastro, la sosta si trova sul pulpito. 30 mt, IV, 1-2 chiodi. Sosta a spit con cordino.

Tiro 4
Traversare l'intaglio ed alzarsi su placca delicata fino ad una fessura (primi chiodi) alzarsi fino ad un esile terrazzo, vincere le difficili placche con radi appigli svasi verso sinistra (numerosi chiodi, tiro chiave) fino al termine delle difficoltà, superare una placchetta più facile fino alla sosta con spit e cordino. 45 mt. VII A0, IV. Delicato.

Tiro 5
In traversata verso sinistra si superano delle bellissime placche e si oltrepassa un camino. Sosta con spit e cordino. 40 mt V.

Tiro 6
In verticale per placche, si supera uno strapiombetto, poi ad una nicchia si traversa verso sinistra per terreno facile misto ad erba fin sotto ad un evidente spigolo che forma dei diedri. Attenzione, quei è facile perdersi, noi non abbiamo trovato la sosta e ne abbiamo attrezzata una volante. 50 mt, VI e III.

Tiro 7
Salire i bellissimi diedrini in verticale per 40 metri fino ad un pulpito sotto l'evidente strapiombo giallo. Sosta a spit. V e IV+.

Tiro 8
Compiere una C prima verso sinistra e poi verso destra, su placche bianche bellissime, oltrepassare una sosta intermedia, superare una difficile placca di equilibrio e sostare sotto una fessura aggettante. 40 mt IV e V+. Chiodi.

Tiro 9
Successione di strapiombetto, bella fessura aggettante e placca facile. Al nicchione giallo virare nettamente a sinistra per terreno delicato fino alla sosta con libro di via. VI, IV. Numerosi chiodi.

Tiro 10
In verticale su diedri di IV+ assolutamente non banali a causa della roccia delicata fino al termine delle difficoltà, sosta su golfaro. 35 mt. Chiodi.

Tiro 11
In conserva fino alla vetta.

Relazione grafica seguita e consigliata: oltrelavetta.com


Il secondo tiro visto dal golfaro. In alto la pianta della sosta.

Tiro chiave. Delicato.

Su placche stupende.

Il tiro dove ci si perde. Puntare i diedrini la in alto.

Tiro a C (n°8) su placche bellissime.

Sorpresa, manca il libro di via.

In uscita dal secondo tiro chiave, anche qui delicato.

Il diedro di uscita.


lunedì 15 maggio 2017

"V per Valdadige": la guida digitale per l'arrampicata in Valdadige

Cari appassionati del verticale, la guida che unisce tutte le ultime novità sulle vie di arrampicata nella Val d’Adige veronese è fruibile in formato digitale cliccando sul player sottostante. Per sfogliare le pagine basta swippare da destra a sinistra. Il libero download non è consentito: sfogliatela quando siete in auto o sotto alle pareti, tanto lo smartphone prende quasi ovunque al giorno d'oggi! 
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Non dimenticate il rispetto nei parcheggi, nelle coltivazioni, nelle proprietà private e nell'abbandono dei rifiuti.



Buona lettura e buone arrampicate a tutti! 

venerdì 5 maggio 2017

Rivoli Mercì

Zona: Roda del Canal
Sviluppo: 4 lunghezze, 120 metri
Esposizione: E
Difficoltà: 6b A0, variante facile V
Protezioni: Fix, cordoni
Materiale: Rinvii
Discesa: Sentiero o doppie.
Tempo: 2 h

Ottima via del Brighente compresa tra Pollice Verde e La livera, tra le ultime nate sulla Roda del Canal (fine 2016). Corre nella parte di parete che digrada verso sud e quindi perde sviluppo e laddove la vegetazione torna a farla da padrona. L’intelligenza della linea, oltre all’ottima sequenza del primo tiro molto verticale, sta nel percorrere i corridoi rocciosi liberi da arbusti e con roccia ottimamente lavorata che conducono verso la sommità. L’unica differenza con le altre vie della struttura è che dopo la cengia mediana, le difficoltà invece di diminuire aumentano, infatti di troviamo ad affrontare un muro levigato e a rigole verticali valutabile di 6b, eventualmente aggirabile a sinistra con alcuni metri di V.
Vi è la possibilità, per gruppo o corsi, di calarsi in corda doppia lungo una linea attrezzata, sono visibili le catene sulla sinistra all’uscita della via.





giovedì 4 maggio 2017

Via Roby Cocco al Baffelan

Zona: Baffelan
Sviluppo: 10 lunghezze, 380 metri
Esposizione: SO
Difficoltà: 6b A0
Protezioni: Fix
Materiale: Rinvii, qualche friend medio piccolo
Discesa: Traccia
Tempo: 4 h

Una nuova via sportiva dedicata a Roberto "Roby" Cocco membro del Gruppo Rocciatori "I Sogati" della sede CAI di Valdagno, scomparso il 6 Giugno 2015 sulla via "Ceneri nel Vento" al Baffelan. Realizzato dagli amici a lui più legati che con questo gesto hanno voluto lasciare un segno indelebile sulla vetta a lui più cara.

La via è stata tracciata nel 2016 (la nostra dal libro di via è la settima ripetizione) seguendo una linea logica sulla parete più nascosta della montagna simbolo dell'alpinismo Vicentino: la SUD-OVEST. Attaccando con brevissimo avvicinamento nei pressi della Carretta-Sgreva, supera inizialmente delle placche molto difficili e compatte (tiro chiave il 2°) per poi portarsi nel catino del vajo che sta alla base della parete. Esso è interrotto da un grosso masso incastrato che si supera con gesto altletico per poi portarsi sulla parete vera e propria che si percorre con andatura diagonale su placche compattissime e levigate dalle valanghe fino a puntare un bellissimo colatoi oche giunge in vetta. 




Sul tratto chiave


Sulla placca dopo il masso incastrato


Vento e scariche di ghiaccio dalla nevicata della notte precedente..





Sui facili tiri in direzione del colatoio




Il colatoio terminale