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lunedì 14 gennaio 2013

Nuova variante al Couloir del Plische

Zona: Val Revolto
Sviluppo: 200 m
Esposizione: N-O
Difficoltà: D+, V

Materiale: Cordini, Friends, Viti, Corda da 60m
Attacco: colatoio a sx del couloir del Plische
Discesa: Traccia tra mughi

Tempo: 2h
Partecipanti: io, Sandro


Salito domenica 13 Gennaio 2013 da M. Leorato e A. Leorato, in occasione di una ripetizione del Couloir del Plische, uno stretto canale di circa 200 m che si stacca a sinistra dell'attacco dello stesso, con le condizioni di poco ghiaccio e durante una nevicata in corso, con tre tiri di corda, prevalentemente in dry tooling. Durante la salita non sono stati trovati segni di possibili precedenti salite, l'attacco di raggiunge dal sentiero che risale gli orti forestali e porta a malga Campobrun, superato il canalone centrale, quando si notano delle colatine di ghiaccio ed un cavo corrimano in acciao sulla destra si sale per ripido pendio nevoso mantenendo la sinistra, incuneandosi nello stretto colatoio, consigliabile già mettersi in cordata, superandodone i facili risalti. Alla fine di questo si sosta su di una radice al centro di esso. In questo precedente tratto gli accumuli possono essere cospicui in quanto soggetti alle scariche dei pendii sovrastanti, da questo tratto in poi parte a sinistra il couloir fossile che segue una linea di fessurazione della montagna che non funge da collettore naturale per questo risalti più ostici sono da superare in dry tooling. Dalla prima sosta si supera il pendio fino sotto ad un risalto fessurato proteggibile con friend e clessidra (tratto chiave) si procede per pendio e brevi risalti fino a sostare su di un albero, 60 m V. Dall'albero si risale ancora il pendio fino ad incunearsi nello stretto camino caratteristico, ben visibile anche dal sentiero che porta allo Scalorbi. Lo si risale tutto per 20 m circa e ci si può proteggere con due friend dalla metà per sostare su mugo, 20 m V. A questo punto ci si trova di fronte all'ultima difficoltà, ovvero un muro di mughi apparenemente invalicabile, al di la del quale si trova un sentiero che proseguento verso destra porta alla malga Campobrun. Per rendere più omogenea la salità è consigliabile risalire il canyon, oltrepassare la frana fino allo sbarramento, da qui in base alle condizioni delle cascate di ghiaccio risalirle e puntare al sentiero soprastante sapendo che si avrà a che fare con il "passo del giaguaro" obbligato dai soliti simpatici mughi.


Tracciato
Cascatine del canyon
Come affrontare i mughi...
Attacco della via
Secondo tiro
Panoramica..ben visibile il camino finale
Sole dopo la neve

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