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giovedì 31 ottobre 2024

Val d'Adige: arrampicare a Mama di Sopra (Avio)

Riceviamo e pubblichiamo volentieri dall'apritore Daniele Fozzato le sue opere verticali realizzate tra il 2013 e il 2014 sulla fascia rocciosa appena sopra la frazione di Mama di Sopra, a sud di Avio (Trento). La roccia in questione non è famosa per essere particolarmente solida, motivo deterrente questo  alla totale assenza di vie in questa area. Una piccola curiosità è che la la Madonnina posta sullo sperone roccioso antistante le torri è stata istallata molti anni addietro dal mago del friabile Giuliano Stenghel; e famosa fu la sua frase "..qui non si può fare niente" riferendosi alla friabilità della roccia e al fatto di aprirci delle vie. Gli apritori hanno preso quindi un po' come una sfida personale il fatto di tracciare dove lo Stenghel non si sarebbe sognato di metter mano. Le vie al giorno d'oggi soffrono un po' la scarsa frequentazione e la ricrescita inevitabile della vegetazione tipica delle basse quote; nonostante ciò i tracciati sono stati ben ripuliti dalle scaglie instabili per una ripetizione ed attrezzate totalmente a spit. Settore consigliabile quindi solo alle cordate più curiose e con esperienza su questo tipo di terreno.

Aggiungiamo noi che  su una torre staccata posta più a destra di quelle sotto citate, denomitata Torre dei Becchi (top. proposto) è stata tracciata nel 2020 la Via dei Cordapiattisti dalla cordata Leorato-Confente (IV+, 190 m, 5L). La relazione tuttavia non è mai stata resa pubblica per l'estrema friabilità della roccia e il troppo lavoro di pulizia che sarebbe richiesto per renderla presentabile.



1. VIA ORME DEI CAINI
Pilastro “Fede”(toponimo proposto). 
Sviluppo: 70 Mt. 
Diff. 5°+/un passo di 6°.
Apertura: Fozzato Daniele, Lazzari Omar, Polati Enzo. 
Finita il 26/03/2014
Materiale: NDA, via completamente a spit.
Esposizione SE.
Prima ripetizione: Martinello Renzo e Polati Enzo.

Accesso:
Uscire dall’autostrada A22 ad Ala-Avio e prendere la direzione Sud, (Verona).Dopo circa 6 km. e avendo superato la borgata di Dazio,entrare in una stradina a destra evidenziata da un grande capitello all’angolo dedicato alla Madonna della corona, superare poi il ponticello sul canale Biffis, prendere la carrareccia in direzione Nord e parcheggiare con attenzione senza
intralciare il passaggio(siete in proprietà privata) nei pressi di un capanno con attrezzi agricoli sul bordo del canale. Seguire a piedi la stradina verso Nord costeggiando il vigneto. Entrare al primo slargo tra una piantagione e l’altra e in fondo si trova un segnavia di riferimento a sinistra rasente al pendio, e a seguire poi, bolli rossi nel bosco. Il sentiero che sale verso Sud è poco evidente ma si incontreranno avanzando bolli rossi fino all’attacco delle vie. Si passa nei pressi di una trincea della prima guerra scavata nella roccia, si piega a sinistra e salendo gradatamente ci si avvicina all’attacco. La “Orme dei Caini” è la prima  che si incontra. 

Descrizione:
L1: Salire in opposizione per una decina di metri il camino fin dove si allarga e passare quindi sulla parete di sinistra proseguendo poi verticali si giunge al terrazzino con sosta 5°+/5°, 25 Mt.
L2: Sopra la sosta si aggira un masso alla sua destra proseguendo poi gradatamente a sinistra per una rampa si giunge alla seconda sosta alla base del diedro verticale.4°+/5°, 20 Mt.
L3:Affrontare direttamente lo splendido diedro uscendo così sulle rocce finali e più su la sosta .5°+/un passo di 6°, 25 Mt.

Discesa: In corda doppia dalla via.

Orme dei caini, lo splendido diedro finale

2. VIA VOLO D'ANGELO
Pilastro “Speranza”(Toponimo proposto). 
Sviluppo: 65 Mt circa. 
Diff. 4+\5°il primo tiro, poi A1 i successivi.
Apertura:Fozzato Daniele, Lazzari Omar, Polati Enzo. 
Finita il 30/11/2014
Esposizione: SE.
Materiale: NDA più il set da artificiale. Via completamente a spit. Può essere
utile qualche friend medio.
Prima ripetizione: Diego Filippi 18-12-16

Accesso: Uscire dall’autostrada A22 ad Ala-Avio e prendere la direzione Sud,(Verona).Dopo circa 6 km. avendo superato la borgata di Dazio,entrare in una stradina a destra evidenziata da un grande capitello all’angolo dedicato alla Madonna della corona, superare poi il ponticello sul canale Biffis, prendere la carrareccia in direzione Nord e parcheggiare con attenzione senza intralciare il passaggio(siete in proprietà privata)nei pressi di un capanno con attrezzi agricoli sul bordo del canale. Seguire a piedi la stradina verso Nord costeggiando il vigneto. Entrare a sinistra al primo slargo tra una piantagione e l’altra e in fondo si trova un segnavia di riferimento a sinistra rasente al pendio, e a seguire poi, bolli rossi nel bosco. Il sentiero che sale verso Sud è poco evidente ma si incontreranno avanzando bolli rossi fino all’attacco delle vie. Si passa nei pressi di una trincea della prima guerra scavata nella roccia,si piega a sinistra e gradatamente ci si avvicina all’attacco. 

Descrizione:
L1:Un pilastro appoggiato a forma piramidale dopo “ Orme dei Caini” indica la via di salita. Affrontare direttamente il camino al suo interno fino ad un pulpito. Eventuale sosta. 4+\5°. Continuare poi direttamente puntando al diedro superiore strapiombante,superandolo cosi si arriva alla “seconda” sosta (sosta scomoda). Inizio 5+ poi A1, 20 Mt.
Nota: La prima sosta, si può saltate, ma è comoda per una visione diretta sul primo di cordata.
L2: Seguire interamente il diedro svasato verticale che caratterizza tutto il tiro, si giunge così alla ”terza” sosta. A1, 13 Mt.
L3:Procedere verticali, uscendo dallo strapiombo poi verso destra su difficile placca fino all’ultima sosta, tratto di 6+ oppure A1, 20 Mt
L3: variante Omar: Dalla seconda sosta si sale ora verso sinistra delicatamente poi su verticali, uscendo cosi dalle difficoltà e arrivando all’ultima sosta. 4+/5, 15 Mt.

Discesa: In corda doppia dalla via.

Volo d'angelo, terzo tiro

Volo d'angelo, secondo tiro

3. VIA FATHER AND SON
Pilastro “Speranza”(toponimo proposto). 
Sviluppo: 80 Mt. 
Diff.5°+/6°+/ passi di A0.
Apertura:Fozzato Daniele,Giammetta Andrea,Lazzari Omar. 
Finita il 6/01/2013
Materiale: NDA, Via completamente a spit.
Prima ripetizione:Bazzani Paolo e Garonzi Nicola.
Esposizione: SE

Accesso:
Uscire dall’autostrada A22 ad Ala-Avio e prendere la direzione Sud, (Verona).Dopo circa 6 km. e avendo superato la borgata di Dazio,entrare in una stradina a destra evidenziata da un grande capitello all’angolo dedicato alla Madonna della corona, superare poi il ponticello sul canale Biffis, prendere la carrareccia in direzione Nord e parcheggiare con attenzione senza intralciare il passaggio(siete in proprietà privata) nei pressi di un capanno con attrezzi
agricoli sul bordo del canale. Seguire a piedi la stradina verso Nord costeggiando il vigneto. Entrare a sinistra al primo slargo tra una piantagione e l’altra e in fondo si trova un segnavia di riferimento a sinistra rasente al pendio, e a seguire poi, bolli rossi nel bosco. Il sentiero che sale verso Sud è poco evidente ma si incontreranno avanzando bolli rossi fino all’attacco delle vie. Si passa nei pressi di una trincea della prima guerra scavata nella roccia, si piega a sinistra, e gradatamente ci si avvicina all’attacco. 


Descrizione:
L1: Si affronta un canalino verticale friabile. Uscire verso destra, seguire una serie di placche alternate da brevi tratti erbosi( delicato).L’ultima placca verticale porta al terrazzino con sosta 4+/5+, 30 Mt.
L2: Il tratto chiave, inizia uscendo da un piccolo strapiombo, seguendo poi la difficile fessura/camino che caratterizza tutto il tiro, si giunge così alla seconda sosta.6+/ passo di A0, 20 Mt.
L3:Si sale seguendo la fessura di sinistra del grosso masso incastrato portandosi poi alla sella che collega i due pilastri. Proseguire verticalmente su roccia friabile seguendo gli spit per circa 15 metri piegando poi a sinistra fino alla sosta(Si può salire al prato finale ma con estrema cautela).4+/5+, 30 Mt.

Discesa: In corda doppia dalla via.

Father and son, sosta del primo tiro 


Father and son, secondo tiro


4. VIA SENTINELLA
Pilastro “Carità” (toponimo proposto). 
Sviluppo: 60 Mt. 
Difficoltà: 5°+/ passi di 6°+ A0.
Apertura: Fozzato Daniele e Lazzari Omar. 
Finita il 09/02/2014
Materiale: NDA, Via completamente a spit.
Esposizione NE

Accesso:
Uscire dall’autostrada A22 ad Ala-Avio e prendere la direzione Sud, (Verona).Dopo circa 6 km. e avendo superato la borgata di Dazio,entrare in una stradina a destra evidenziata da un grande capitello all’angolo dedicato alla Madonna della corona, superare poi il ponticello sul canale Biffis, prendere la carrareccia in direzione Nord e parcheggiare con attenzione senza intralciare il passaggio(siete in proprietà privata) nei pressi di un capanno con attrezzi agricoli sul bordo del canale. Seguire a piedi la stradina verso Nord costeggiando il vigneto. Entrare a sinistra al primo slargo tra una piantagione e l’altra e in fondo si trova un segnavia di riferimento a sinistra rasente al pendio, e a seguire poi, bolli rossi nel bosco. Il sentiero che sale verso Sud è poco evidente ma si incontreranno avanzando bolli rossi fino all’attacco delle vie. Si passa nei pressi di una trincea della prima guerra scavata nella roccia, si piega a sinistra e gradatamente ci si avvicina all’attacco. L’Attacco si trova alle spalle della Madonnina. Sosta di partenza su un grosso masso di fronte alla via.

Descrizione:
L1: dal diedro chiuso uscire a sinistra e salire poi verticalmente fino sotto la zona strapiombante piegando a destra per una piccola rampa. Infine la difficile placca verticale vi porta al terrazzino con sosta 5/5+/ passo di 6+/A0, 25 Mt. Circa.
L2: Dalla sosta salire a destra un diedrino al termine del quale una delicata placca attraversa decisamente a sinistra facendovi uscire cosi dal tratto impegnativo. Ancora verso destra per piccoli pilastrini, poi su verticali si giunge alla sosta finale. Passo di 6/A0,35 Mt. Circa.

Discesa: In corda doppia dalla via.

La Madonnina posizionata da Stenghel di fronte al Pilastro Carità


lunedì 7 ottobre 2024

Parete di Sanico: Let's Dance (VII, 275 m, VI obb.)

Zona: Parete di Sanico
Sviluppo: 275 m, 8L
Esposizione: E
Tempo: 3 h
Difficoltà: VII (R2)
Discesa: a piedi
Materiale: 12 rinvii
Protezioni: cordoni, chiodi


Arrampicata classica con tratti atletici e tecnici su bella roccia lavorata a lame e scannellature su questa parete dall'aspetto poco attraente: solo 3 fix di passaggio su tutta la via se non si contano quelli presenti sui primi due tiri che derivano dalle interferenze della sottostante falesia. A detta di molti è la via più bella (e pulita) della parete, aperta dalla guida Stefano Michelazzi assieme ad Eleonora Lavo il 20 febbraio 2016.  Purtroppo la zona versa in uno stato di semi abbandono lato attrezzatura (cordoni vecchi) e sentieristica in parte cancellata dalle piogge e dal tempo: meriterebbe maggiore manutenzione da parte, udite udite, dei "ripetitori"...per preservarne la selvaggia bellezza. Soste su clessidre e spuntoni alcune delle quali a fix. Sui tiri presenti numerosi cordoni in clessidra ormai vecchi e pochissimi chiodi, la maggior parte dei quali sul tiro chiave. Necessaria serie di friend fino al n°3 BD. Prestare attenzione inoltre a non far cadere massi appoggiati, presenti inevitabilmente nelle zone più abbattute.

Accesso:
Raggiunto il borghetto di Sanico (BS), proseguire lungo la strada con passaggio stretto fra le case e poi in piano fino a una sbarra a destra, dove si lascia l’auto.
Continuare lungo la strada stretta fino a una proprietà privata, salire il sentiero a sinistra (indicazioni CAI). Seguendo i vari ometti e corde fisse fino alla base della falesia Giardino di Dallas (N 45.6608 - E 10.6038).
La via attacca sull'estremità sinistra della falesia, sulla verdicale di due bei diedri (cordoni) e sulla destra di Melissa Slimoncella. (20 min.)

Descrizione:
L1 Salire il diedro di sinistra, alcuni spit intersecano la linea, ad una zona abbattuta sostare su spuntone o clessidre. V, 35 m
L2 Tiro "cinghialoso" di trasferimento attraverso il canale fino ad un anello. 20 m
L3 Bella lama verso destra (ignorare gli spit), diedro cordonato con uscita delicata, sosta su spuntone a sx VI+, 15 m
L4 Fessure in verticale, tiro spettacolare VI 35 m
L5 Partenza delicata e poi sequenza di balze VI, 40 m
L6 Partenza in traverso e poi balze e placca da spalmo (fix) VI, 35 m
L7 Placca con fessura che poi finisce (fix) paretina inspiegabilmente piena di chiodi, poi diedro giallo VII, 40 m
L8 Facile canale-crestina con rigole impressionanti III-II, 60 m

Discesa: 
Al termine delle difficoltà si traversa a destra fino ad una nicchia con il libro di via. Seguire gli ometti verso destra e che conducono prima in traverso poi in discesa ad un canale (attenzione fondo smosso). Arrivati ad una fissa si passa nella caratteristica fessura con cancelletto. Continuare per tratto con cavo metallico in discesa prima e poi in leggera salita fino alla base della falesia. Da li a ritroso. (40 min.)


Let's Dance sx, Barbudos dx (Ph credits Gardaclimbing)


La discesa

Ultimo facile tiro

Crux


L4